Caos nel mondo della Formula 1, la notizia è ufficiale: è stato cacciato. Ora cambia veramente tutto
Se non si tratta di un vero e proprio ‘terremoto’, quello che si sta verificando nel mondo della Formula 1, allora poco ci manca. Fatto sta, però, che in questi giorni nel chiacchiericcio generale si sta parlando molto anche dell’allontanamento di un’altra figura iconica di una scuderia in particolare. Stiamo parlando di Rob White che, appunto, ha ricevuto il “benservito” da parte della Alpine.
Questo è quello che ha fatto sapere, in un comunicato, l’emittente televisiva britannica ‘BBC’. Segno del fatto che la rivoluzione, all’interno di Alpine, sta continuando sempre di più. Una decisione voluta fortemente da parte del team principal Bruno Famin. Un licenziamento avvenuto nella giornata di mercoledì, e che ha preso corpo poi nelle ore successive.
White era una figura iconica della scuderia visto che, da ben 20 anni, lavorava in Renault/Alpine. Mentre dal 2016, invece, ricopriva il ruolo di direttore delle operazioni presso lo stabilimento britannico. Il suo ingresso è datato 2004 dove ha assunto anche il ruolo di vicedirettore generale dei motori presso la fabbrica di Viry-Chatillon. Il tutto dopo aver chiuso, in precedenza, l’esperienza in Cosworth.
F1 sotto shock, Alpine manda via White: continua la rivoluzione
La conferma, infatti, arriva dalla stessa scuderia con un comunicato pubblicato dall’emittente televisiva britannica. Nella nota hanno voluto ringraziare White per il prezioso lavoro di tutti questi anni e che, appunto, la sua partenza è stata confermata. Per molti, però, l’addio di White non è affatto una novità visto che le voci iniziavano già a circolare da un bel po’ di tempo.
Lo si era capito sin da quando Alpine aveva comunicato l’arrivo di John Woods (dalla McLaren) come nuovo direttore sportivo. La “rivoluzione” di Famin consiste nel rifondare un team che sta vivendo un momento non proprio facile. In questo campionato i numeri parlano chiaro e sono a dir poco disastrosi.
Per non parlare del livello di rendimento che crolla, sempre di più, ad ogni gara. Nell’occhio del ciclone oltre alle prestazioni dei piloti ci è anche finita dunque l’intera struttura societaria che ha portato prima anche all’allontanamento di Otmar Szafnauer. Poi è stato il turno di Alan Permane e di Pat Fry. Non va meglio, invece, per i loro piloti: Esteban Ocon e Pierre Gasly. Non è affatto un mistero che i due, già da qualche mese, stiano valutando delle possibile opzioni per allontanarsi quanto prima dalla scuderia.