Pato, a 8 anni di distanza dall’addio al Milan, ha cambiato molte squadre prima dell’ennesimo trasferimento la scorsa primavera
Un attaccante dal talento indiscutibile, capace di esaltare con le sue giocate, autore di gol splendidi ancora oggi ricordati ma tormentato da una serie di infortuni muscolari che ne hanno minato una carriera che sarebbe potuta essere ben più di successo.
Questo in estrema sintesi, il profilo di Alexandre Pato. Il Milan lo acquista nell’estate 2008 su indicazione di Leonardo dall’International di Porto Alegre vincitore del Mondiale per Club contro il Barcellona di Messi. Si allena per sei mesi l’attaccante brasiliano prima del memorabile esordio contro il Napoli, il 6 gennaio 2009. Nel 5-2 finale, Pato segna un magnifico gol nel finale e diventa l’idolo di San Siro.
Da quella serata indimenticabile, saranno quattro gli anni in rossonero di Pato che vince uno Scudetto da protagonista nella stagione 2010-11 con Allegri in panchina, segnando una doppietta decisiva nel Derby contro l’Inter allenata proprio dal suo mentore Leonardo. Prodezze (su tutte quella in un Barcellona-Milan 2-2 di Champions) che arrivavano improvvise a spezzare i lunghi periodi di stop dovuti agli infortuni, i quali ne condizionavano inevitabilmente il rendimento e la presenza in squadra.
Infortuni e gossip per il Papero nell’ultima parte della sua esperienza in rossonera con la laison con Barbara Berlusconi che puntualmente riempiva le pagine di giornali e siti con i paparazzi sempre pronti a immortalare la coppia in occasioni pubbliche.
Oltre ai gol, agli infortuni e alla storia con Barbara Berlusconi, Pato sarà ricordato per sempre dai tifosi del Milan per il mancato trasferimento al PSG nel gennaio 2012. Un trasferimento il suo che avrebbe perso ai rossoneri di ingaggiare Tevez dal Manchester City con Galliani già sicuro dell’accordo con l’argentino. Non se ne fece nulla, nonostante l’arcinota foto dell’allora a.d. rossonero a pranzo con Tevez e il suo procuratore che, l’estate successiva, si sarebbero accordati con la Juventus, squadra nella quale Carlitos vinse tre Scudetti disputando anche una finale di Champions persa poi con il Barcellona.
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Pato, la carriera dopo il Milan
La cessione di Pato sarebbe arrivato un anno dopo, nel gennaio 2013, quando il Milan lo manda al Corinthians per lasciare spazio a Balotelli. Dal Corinthians, il Papero passerà al San Paolo (con 38 gol all’attivo) prima di due esperienza poco soddisfacenti in Europa con Villarreal e Chelsea.
Alla stregua di altri brasiliani, Pato arricchisce la sua carriera con un’esperienza in Cina al Tianjin dove torna a segnare con continuità prima di un altro ritorno al San Paolo nella stagione 2019-20. Tra un trasferimento e l’altro non sono mancati i rumors su un possibile ritorno in Serie A in particolare al Genoa. Non se ne è fatto nulla.
Alla fine, dopo numerose offerte tra cui una anche dall’Iraq, Pato ha optato per la MLS e attualmente è un calciatore dell’Orlando City, la franchigia della Florida di proprietà del connazionale Fabio Augusto da Silva nella quale in passato hanno militato altri due ex rossoneri ovvero Kakà e Nocerino a fine carriera.
Puntuali anche all’Orlando gli infortuni sono tornati a tormentare il brasiliano. Una sola presenza per lui contro l’Atlanta lo scorso aprile poi l’infortunio al ginocchio e l’operazione in artoscopia. Al momento, Pato è ancora out in attesa di completare il recupero. E pensare che in quella unica partita era stato nominato MVP dell’incontro. Peccato. A 32 anni, c’è ancora tempo per rifarsi.
Always for you God!! Thank you to all of my teammates!! Sempre para você Deus… Obrigado a todos os meus companheiros! 💜 pic.twitter.com/BGXwOqvmlY
— PATO (@Pato) April 18, 2021