Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Di seguito un estratto:
L’Europa ha celebrato la bellezza del vostro calcio.
“E’ sempre stato il mio obiettivo: il risultato attraverso il gioco, con giocatori tecnici. Ne sono sempre stato straconvinto: chi gioca bene, ha più possibilità di vincere. Molti pensano il contrario, che la bellezza ostacoli il risultato: un luogo comune assurdo. Io ho fatto tanti risultati: a Crotone, a Genova, a Bergamo. Se non fai risultati, non ti riconoscono la qualità del gioco”.
Oggi tanti si ispirano a lei, un tempo passava per antiquato.
“Più che altro, non capivano cosa facevo. Nel 2006 al Genova, eravamo l’unica squadra che giocava a tre, oggi in Europa l’80% delle squadre gioca così. Antiquato? Non sono mai stato innovativo come allora”.
Quando si è convinto che De Ketelaere è un attaccante?
“Subito. L’ho sempre pensato: più sta lontano dalla porta, più è in difficoltà. Qualche volta ci discuto ancora perché ama arretrare per legare il gioco, ma lui deve fare l’attaccante. Che significa: fare gol o farli fare. Infatti li fa. Per fortuna ha ancora una bella evoluzione davanti”.
Che stagione è stata?
“Inimmaginabile. Nel girone di andata giocavamo in modo un po’ utilitaristico, l’espressione tecnica non mi soddisfaceva. Abbiamo proceduto ad alti e bassi per cercare di migliorare, poi abbiamo trovato continuità. La coppa ha fatto la differenza”.
Ora vi chiedono la scudetto…
“Per lo scudetto mancano 25 punti, un abisso. Lo scudetto si vince sopra i 90 punti, due volte ne abbiamo fatti 78, quest’anno se va bene chiudiamo a 72. Finora il nostro target è stato quello. Aggiungere 15 punti non è poco, anche con qualche sconfitta in meno. Oggi per fare il salto di qualità e vincere, devi perdere a livello economico. L’Atalanta non può permetterselo. Noi i giocatori li vendiamo e se vendo un Koopmeiners, non è facile trovarne un altro. Vendendo non ti rinforzi, al massimo riparti. Le squadre che vincono gli scudetti aggiungono, non tolgono, a gruppi già forti”.