Un’abitudine che sta diventando ormai una tradizione, il Chelsea e gli allenatori italiani. L’ultimo della lista a finire (ormai è fatta) sulla panchina del Chelsea è Enzo Maresca. Il tecnico di Pontecagnano Faiano è reduce dalla grande stagione alla guida del Leicester, riportato prontamente in Premier League. Una stagione che gli è valsa la chiamata del club londinese. I Blues, dopo l’ennesima deludente annata conclusa però almeno questa volta nelle coppe, hanno allontanato Mauricio Pochettino e si giocano un’altra carta.
Perché il Chelsea ha scelto Maresca
Il Chelsea punta su Enzo Maresca soprattutto per il suo feeling coi giocatori più giovani. Il tecnico ex Parma ha fatto un ottimo lavoro al City under 21, ma anche al Leicester City dove ha fatto giocare diversi giocatori giovani riuscendo a farli crescere e rendere. Un progetto simile a quello del Chelsea aveva provato a farlo proprio al Parma, ma dopo pochi mesi era stato esonerato. Poi il ritorno al City, dove era già stato nell’under 23 e nello staff di Pep Guardiola, e infine la chiamata delle Foxes.
Insomma, Maresca ha già alle spalle una lunga carriera con esperienza più o meno di successo, e per questo il Chelsea spera di potersi rilanciare sotto la sua guida.
Una grande tradizione italiana
D’altronde a Stamford Bridge, quella dei tecnici italiani è un’abitudine che sta diventando tradizione. Se dovesse essere confermato ufficialmente l’arrivo di Maresca, Enzo sarà il settimo allenatore italiano della storia del club londinese. I suoi sei predecessori si sono alternati tutti in questi ultimi 26 anni senza mai deludere le attese.
Il primo fu Gianluca Vialli che da allenatore-giocatore vinse tre titoli nel 1998 (rimanendo nel club poi fino al 2000): Coppa di Lega Inglese, Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA. Poi venne il turno di Claudio Ranieri che rimase in sella per 4 anni. E, pur non vincendo mai un titolo, fece una serie di risultati importanti compresa una semifinale di Champions League nel 2004. Nel 2009 fu il turno di Carlo Ancelotti. Nella prima stagione sulla panchina londinese Carletto ha vinto il Community Shield, la Premier League e la FA Cup. Pochi mesi dopo l’addio di Ancelotti, fu promosso alla guida della prima squadra, al posto di Villas-Boas, Roberto Di Matteo che fu autore dell’incredibile vittoria della Champions League 2012 e di un’altra FA Cup. Tra il 2016 e il 2018 fu invece Antonio Conte a lasciare il segno con la Premier League nella prima stagione e un’altra FA Cup nella seconda. Infine, ultimo ma non meno importante, Maurizio Sarri che sostituì il salentino nella stagione 2018/19 vincendo l’Europa League.