“Tanto tuonò che piovve”. Alla fine la Coppa Italia, nonostante i pronostici, va alla Juventus per la 15^ volta nella sua storia e invece all’Atalanta resta l’ultima possibilità. La Dea non è riuscita a ripetere le super partite contro Roma e Olympique Marsiglia ed è rimasta incastrata nella rete preparata da Massimiliano Allegri. Una serata che vale tanto per la Juve che vince un trofeo che mancava da tre anni, l’ultima volta vinse proprio la Coppa Italia proprio contro l’Atalanta a Reggio Emilia.
La Juventus “non muore mai” e si prende la Coppa Italia
Alla vigilia della gara, nelle ore precedenti, in tanti in vista della finale di Coppa Italia, in tanti erano convinti che la Juventus partisse sfavorita contro l’Atalanta. Eppure, pronti via, e la Vecchia Signora, dopo il blackout assoluto di questi mesi, si è subito dimostrata la solita spietata Signora del calcio italiano. A colpire è stato il suo numero 9, Dusan Vlahovic, spesso sottovalutato come la Juve. Il centravanti bianconero vorace come la Juventus decide con un solo colpo (e quasi un altro…) la Coppa Italia. E porta nella bacheca della Juventus l’ennesima Coppa Italia, il suo primo titolo da professionista, suo e di tanti altri giovani compagni. E, anche da sfavorita nei confronti dell’Atalanta, ha conquistato il trofeo.
L’Atalanta non regge il ruolo di favorita della vigilia
Nonostante la sconfitta, Gian Piero Gasperini è rimasto comunque soddisfatto della prestazione della sua Atalanta. La terza finale su tre di Coppa Italia persa non sembra aver scalfito le convinzioni del tecnico di Grugliasco. Detto questo, in campo, la Dea non è stata in grado di reggere il ruolo di favorita. La squadra di Gasp è scesa in campo senza avere le misure della Juventus, è stata colpita a freddo, e non ha mai davvero reagito. L’unico vero sussulto è quello di Lookman che colpisce il palo alla destra di Perin. Per il resto la Dea non riesce mai ad impegnare il portiere bianconero perché la difesa bianconera respinge tutti i tentativi o quasi. Anche per via di un leggero calo rispetto alle ultime prestazioni, non reggendo di fatto il ruolo di favorita nei pronostici. E ora le rimane “solo” l’Europa League per vincere il primo trofeo del meraviglioso ciclo Gasperini.