Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, è intervenuto ai microfoni delle testate presenti prima dell’evento Sport Human Factor a Roma. Ecco le sue parole sull’annata del Napoli: “Mi dispiace per l’annata che sta vivendo la mia ex squadra. Hai bisogno di reclutare tutte le forze a disposizione per cui non dipende mai da una persona sola, ma dalla disponibilità di tantissime persone e tantissimi particolari. In quell’ambiente lì noi eravamo riusciti a contagiare delle persone per lo stesso obiettivo, per cui questo fatto di trovare delle cose di qualità dove creano predisposizione, attenzione, uscire dallo spogliatoio e uscire il campo sempre segnato bene, tutto in ordine anche fuori dal perimetro di gioco, diventa una qualità importante. Il ‘sarò con te’ sulle casacche va a tentare di coinvolgere non solo chi è dentro al campo, ma anche i ‘nonnini’ che sono sulle panchine ai Quartieri Spagnoli, è come dire che siamo tutti importanti per i risultati della squadra”.
Come si fa a reclutare questo binomio in Nazionale?
“Bisogna cercare di trovare delle situazioni che stimolino i giocatori. Per esempio, il fatto di chiedere ai numeri 10 di venire tutti a farsi vedere diventa importante. Da lì si può prendere qualcosa, avendo davanti queste qualità cariche di fantasia, di estro, giocate di quelle che vengono in maniera naturale perché sono nati campioni. Ci si può trarre la sfumatura che si riesce a riprodurre dentro al campo”.
Ha parlato con Zaniolo?
“Sì, ci avevo parlato prima. È durissima che possa rientrare, anzi escluderei la possibilità”.