Tutti in silenzio stampa, l’ultima mossa sbagliata, di una stagione fallimentare. Dopo la sconfitta contro il Bologna al Maradona, il Napoli è la squadra campione d’Italia uscente con il peggior rendimento. Bisogna andare con la macchina del tempo per trovare il Torino anni cinquanta ad aver fatto peggio degli azzurri. E allora meglio ammutolire tutti, fino alla fine del campionato. Due alla fine, Fiorentina e Lecce per salvare un minimo di orgoglio e centrare almeno la Conference League. Calzona non parla più, dopo la chiusura delle conferenze pre gara, la comunicazione ha chiuso i battenti anche per il post partita. Tutti in silenzio che fa rumore tra giocatori che sembrano già da un bel po all’ultimo giorno di scuola tra partenti e scontenti. Con un ottavo posto ancora possibile a due giornate dalla fine. Calzona ha fatto peggio di Garcia e Mazzarri. Nel complesso i numeri della difesa sono da brividi: 46 gol subiti a fronte dei 28 della passata stagione; numeri impietosi che fotografano i brandelli della squadra che fu campione d’Italia, appena un anno fa. Tutto da rifare, ricostruire e rifondare affidando i resti ad un condottiero capace di rilanciare subito il Napoli almeno nell’Europa che conta, quella Champions che l’anno prossimo potrebbe avere sei italiane, tranne il Napoli che naviga tra i rimpianti ed un fallimento totale. A De Laurentiis l’ardua scelta di decidere sul futuro, dopo aver sbagliato tutto nel post scudetto. Conte, Pioli, Gasperini e Italiano. Il casting è servito, il colpo di teatro è possibile dopo un’annata così disastrosa.
Manuel Parlato