Jannik Sinner resterà per lo meno fino al 16 maggio al JMedical: dopo i primi esami c’è già un’indiscrezione preoccupante
Missione Parigi. Nella doppia declinazione Roland Garros- Olimpiadi, due eventi strettamente legati tra loro e non solo perché il campo da gioco sarà lo stesso. Jannik Sinner, che nel nome del prestigioso Major francese (ma non solo) ha perfino saltato il torneo di casa – che tra l’altro, al verificarsi di determinate condizioni, gli avrebbe forse consentito già di scavalcare Novak Djokovic in vetta al ranking mondiale – non ha fretta.
Questo emerge dalle parole del campione altoatesino, che ha più volte sottolineato che parteciperà al torneo solo se dovesse essere al 100%. Per non pregiudicare il resto della stagione o, chissà, anche un periodo di competizioni più lungo.
Affidatosi alle sapienti cure specialistiche del JMedical – centro medico all’avanguardia in Italia, già ‘casa’ della Juventus – il 22enne di San Candido sta facendo tutti gli esami del caso per capire le sue reali condizioni.
Dopo l’indiscrezione, riportata da ‘La Gazzetta dello Sport‘, di un suo ritorno all’allenamento – ma senza racchetta – previsto per oggi, spuntano altre notizie dopo le prime due giornate in quel di Torino. Nonostante filtri un certo ottimismo da parte di membri del suo staff, le previsioni riportate da La Rosea non possono lasciare tranquillo il tennista. E nemmeno i tanti tifosi in ansia per le sue condizioni.
Sinner, Parigi è possibile ma tutto è appeso ad un filo
“Sembra che dagli esami sia risultato un problema di natura traumatica e non ci sarebbero cause congenite o sintomo di altre patologie”, esordisce il quotidiano sportivo nel suo approfondimento. “L’obiettivo è comunque quello di provare a esserci al Roland Garros anche senza troppo allenamento nelle gambe. Il team è comunque convinto che se Jannik dovesse correre anche il minimo rischio di peggiorare o non guarire adeguatamente, la trasferta parigina non si farà”, chiosa il quotidiano.
Insomma, la buona notizia è che il problema all’anca sia dovuto ad una botta, un colpo, un movimento sbagliato. Come tale, pur nella cautela del caso, la stagione dovrebbe proseguire senza intoppi. Che però quest’ultima, brillantissima fino allo stop di Madrid, ricominci effettivamente da un Major duro, che si gioca sulla distanza di tre set su cinque, resta tutto da vedere. Così come le reali possibilità di competere ad altissimi livelli di fronte ad un’agguerritissima concorrenza.
Nei prossimi giorni se ne saprà di più, nella speranza che anche a livello mentale il campione altoatesino non si alleni e non scenda in campo col timore di sentire nuovamente quella fastidiosa fitta.