Un ex tennista americano ha detto la sua sulla decisione di Jannik Sinner di non partecipare a Roma: parole che fanno discutere
Proprio sul più bello, proprio quando si era creata l’aspettativa che finalmente, dopo 48 anni di digiuno, il titolo di campione degli Internazionali di Roma potesse essere alzato da un tennista italiano, il principale candidato a raccogliere l’eredità di Adriano Panatta – già superato in tanti altri dati statistici – ha dato forfait. Lasciando con un pugno di mosche in mano tutti coloro che avevano sognato di celebrare un suo trionfo, magari accompagnato dal raggiungimento della vetta del ranking mondiale.
Non ce l’ha fatta, nonostante gli sforzi, Jannik Sinner, ad esser presente sui campi del Foro Italico. Troppo rischioso, secondo le sue stesse parole, giocare a Roma e magari compromettere tutta la seconda parte di stagione. Ma se in un primo momento il precedente ritiro dal torneo di Madrid – dove si apprestava a disputare i quarti di finale – era sembrato un esercizio di eccessiva prudenza, la rinuncia al Masters 1000 della capitale ha messo in allarme tifosi ed addetti ai lavori.
Come sta veramente il campione altoatesino? C’è il rischio che il problema all’anca possa essere più serio del previsto? Jannik si è fermato in tempo o sono stati fatti degli errori di valutazione nella preparazione fisica? Probabilmente non c’è una risposta unica ad alcuna delle domande ivi poste, che stanno agitando i sonni degli appassionati, ma un ex campione, oggi conduttore di un podcast tutto suo, pare avere le idee chiare. Soprattutto sulle scelte fatte dal numero due del mondo nelle scorse settimane.
Roddick affossa Sinner: “Ha aggravato i suoi problemi”
Oggi 41enne, con un passato da numero uno del mondo per 13 settimane dal 3 novembre 2003 al 1 febbraio 2004, Andy Roddick si è dato molto da fare nella sua vita post-agonistica. Sempre sul pezzo, sempre attento a valutare cosa accade nel circuito e capace di fornire continuamente spunti per un dibattito su questioni tecniche e non, lo statunitense ha parlato della situazione del campione azzurro durante il suo podcast ‘Served with Andy Roddick’.
“Sinner ha aggravato i suoi problemi lavorando in palestra durante il torneo di Madrid perché non aveva altro tempo per farlo. Lui vuole diventare il numero uno del mond, ma per riuscirci deve giocare i tornei. Non tutti sono Djokovic e vincere tre Slam, devi darti da fare soprattutto quando sei giovane e stai cercando di raggiungere la vetta per la prima volta“, ha esordito l’ex tennista.
“C’è molto stress, il fatto che Sinner abbia sentito il bisogno di fare un allenamento completo in palestra durante un torneo dà da pensare. Forse non avrebbe dovuto fare entrambe le cose nella settimana in cui c’erano delle partite“, ha concluso l’americano.