Se il Milan avesse voluto veramente prendere Sergio Conceiçao, probabilmente lo avrebbe già fatto. Ciò non significa che l’allenatore del Porto sia automaticamente escluso dalla corsa, anzi: al momento, da un punto di vista “mediatico”, rimane il frontman di una corsa alla panchina che, da volata di gruppo che doveva essere, si sta trasformando in una di quelle tappe in cui ogni fuggitivo in solitaria è destinato a schiantarsi per poi apparecchiare tutto all’ultimo km del grande fuoriclasse. E’ successo così con Julen Lopetegui: lo ha bruciato la piazza, è vero. Ma la dirigenza del Milan, come dicevamo la scorsa settimana, ha utilizzato il sacrificio del basco ex Siviglia per mandare un messaggio forte ai tifosi: abbiamo capito cosa volete, abbiamo capito come lo avete capito voi di cosa questa squadra ha bisogno. Ed è questa la strada maestra da tenere in considerazione sempre, anche nella valutazione dei prossimi candidati: Paulo Fonseca è stato ormai messo in stand by per gli stessi parametri, con l’aggravante della sconfitta in rimonta subita domenica dal Lione. Sarri? Non ha acceso le fantasie di nessuno a Casa Milan. E così veniamo a Conceiçao: Sergio avrebbe la cifra “umana” per allenare questo Milan probabilmente. E da un punto di vista tattico, è preparato e mette in campo una squadra equilibrata: in più conosce l’ambiente italiano, parla la lingua e non manca di personalità. Un 8 bello pieno insomma. Certo ha anche dei difetti: uno su tutti, l’ombra di Jorge Mendes che si porta dietro, che, per una società che fa del pagare pochissime commissioni agli agenti il suo fiore all’occhiello, non può passare inosservata. Ma in realtà, più che su cosa manchi a Conceiçao, la partita si gioca su altro. L’aver fatto filtrare che, per rispetto a Stefano Pioli fino a fine campionato non ci saranno dichiarazioni ufficiali sul nuovo allenatore, è alquanto sospetto: perchè, per quanto onorevole possa sembrare questa intenzione, risulta decisamente poco credibile. Questa fresca virata ha il sapore del prendere tempo e del creare hype: per chi o per cosa, onestamente, non c’è un giornalista nè un addetto ai lavori che in questo momento lo sappia. Lavoriamo quotidianamente per incrociare le fonti, per verificare le possibilità, per ipotizzare scenari: bene, finora nessun’indagine porta a un nome e a un volto. Ma è altamente probabile, per non dire sicuro, che Giorgio Furlani abbia l’asso nella manica, o addirittura già sul tavolo. L’allenatore del Milan 2024/25 sarà Mister X. E se così fosse, per i tifosi del Milan non sarebbe una buona notizia. Ma una notizia straordinaria.