“Il ciclo con Inzaghi non è nemmeno a metà”, ieri Beppe Marotta è stato molto chiaro sul futuro della panchina dell’Inter. Il dirigente varesino ha voluto ribadire la volontà del club di via della Liberazione di voler proseguire con il tecnico piacentino. Simone, dal canto suo, aveva già confermato la volontà di proseguire il lavoro in nerazzurro. Presto dunque ci saranno novità anche sul rinnovo del tecnico. Intanto, la sensazione è che il ciclo di Inzaghi all’Inter, potenzialmente ancora in grado di arrivare a quota 101 punti riscrivendo il record di punti del club firmato Roberto Mancini, sembra essere al suo massimo splendore.
Inter e Inzaghi, tre anni per raggiungere la maturità
Questa stagione nerazzurra ha dimostrato che Inzaghi ha fatto tesoro di tutte le esperienze passate positive e negative, sia alla Lazio che all’Inter. Sono stati tre anni anche duri e in alcuni casi deludenti. Per raggiungere questo livello, Inzaghi e l’Inter sono passati dalla cocente delusione del campionato 2021/22. Quando i nerazzurri in pieno controllo, persero il derby e diversi altri punti per strada, facendosi superare dal Milan con l’ormai storico errore di Radu a Bologna. Nella passata stagione, pur mostrando sprazzi della squadra che ha dominato questa stagione, i nerazzurri hanno perso ben 12 gare in campionato. In più hanno dovuto superare la sofferenza della finale di Champions League persa ad Istanbul nonostante una grande prestazione al cospetto del Manchester City di Guardiola.
Attraverso tutte queste esperienze, che sono andate di pari passo con la vittoria di 3 Supercoppe, e 2 Coppe Italia, l’Inter di Inzaghi è maturata diventando lo schiacciasassi di questa stagione. I semi della grande squadra d’altronde si erano visti già nelle prestazioni della prima stagione, in Europa. Una su tutte la gara di ritorno ad Anfield Road, dove l’Inter vinse inutilmente ma mise alle corde la formazione poi vice Campione d’Europa.
A che punto è il ciclo?
Difficile dire a che punto del ciclo sia Inzaghi all’Inter. Il tecnico è arrivato in nerazzurro dopo l’addio di Antonio Conte, che aveva appena vinto lo Scudetto. In quella squadra, con le cessioni che poi fece l’Inter, il mister salentino non credeva più. E, in qualche modo ebbe ragione, perché nel biennio di Conte, forse la squadra saltò alcuni passaggi di crescita, arrivando in brevissimo tempo a vincere. Con Inzaghi e grazie al miglioramento complessivo della rosa, l’Inter è cresciuta fino a diventare quasi imbattibile. Solo il futuro ci dirà a che punto è il ciclo del tecnico piacentino a Milano e se questo ciclo continuerà ad essere altrettanto vincente. Ora arriva il difficile: ripetersi.