Uno dei Juventus-Milan più brutti degli ultimi anni. Le aspettative non erano lontanissime da ciò che poi effettivamente è accaduto in campo, con due squadre che – dopo aver ormai raggiunto i propri obiettivi – dovevano giocare solo per l’onore in attesa di questo finale di stagione che non ha più nulla da dire per entrambe. E così è stato: poche, pochissime occasioni da rete. I padroni di casa ci hanno provato di più ma sono stati stoppati da un super Marco Sportiello, titolare dopo l’infortunio in extremis di Mike Maignan. I bianconeri sono andati diverse volte vicini alla rete del vantaggio, ma la palla che non è entrata è stata il simbolo, riassunto integrale di questa parte di stagione.
Sicuramente c’è stata una cattiveria maggiore nell’aggredire la partita, ma è mancata – come per gran parte della stagione – quella fluidità della manovra che tutti chiedono a Max Allegri. Dall’altra parte, Stefano Pioli si è reputato soddisfatto della prestazione dei suoi: il problema è che la voce nel tabellino “tiri in porta” segna 0. Dichiarazione che sembra più una resa in questo finale di stagione in cui ormai tutti sembrano e sono stanchi, in attesa di un futuro che è sempre più incerto, per entrambi gli allenatori.
Juventus-Milan di ieri, forse, è stato il riassunto della stagione di Allegri e Pioli, che forse per l’ultima volta si sono scontrati su queste due panchine. Bisognava salvare l’orgoglio, è uscita fuori una gara in cui le mancate motivazioni hanno padroneggiato su tutto il resto. Poca qualità, zero quantità, per due squadre che hanno pensieri diversi: la Juve è proiettata alla finale di Coppa Italia, ultima ancora di salvezza, il Milan è invece rilassato e pronto a programmare una stagione futura che deve essere diversa da quella che si concluderà a breve.