Niente da fare per Vincenzo Nibali che tenta l’acuto sulla prima tappa pirenaica del Tour in arrivo ad Andorra, Pogacar controlla senza difficoltà la classifica generale
Ci ha provato con grande insistenza Vincenzo Nibali, nel tentativo di conquistare almeno una tappa del Tour prima di ritirarsi e preparare le Olimpiadi. Ma lo Squalo rimane bruciato dalla volata che sul traguardo di Andorra premia Kuss. Classifica generale immutata.
Tour, Nibali attacca ma non passa
Tappa durissima, la prima con una serie di strappi molto nervosi sulle salite dei Pirenei. Tanti i motivi di interesse: la scalata al Port d’Envalira, la cima più alta di questa edizione con i suoi 2400 metri di altezza. E quattro scalate una dietro l’altra, con altrettante discese molto insidiose.
Poteva essere una frazione estremamente insidiosa per il leader della classifica generale Tadej Pogacar che invece, per la verità, ha controllato l’azione dei suoi avversari con grande serenità e senza rischiare nulla.
Una prima fuga di una trentina di ciclisti con alcuni uomini di grande evidenza porta a un allungamento del gruppo che non impensierisce più di tanto la maglia gialla, ben sostenuto dal suo gruppo.
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Ordine d’arrivo e classifica generale
Lo scatto decisivo lo mette a segno sull’ultima salita Sepp Kuus, lungo i tornanti del Col de Beixalis con un’azione tanto potente quanto autorevole grazie alla quale si lascia alle spalle non solo la maglia gialla Pogacar ma anche autorevoli avversari come l’esperto Valverde, incapace di reagire all’azione dell’americano di origine tedesca. Anche Vincenzo Nibali, molto attivo nel corso della tappa, non riesce a reagire nonostante questa fosse di fatto la sua ultima grande occasione per conquistare una tappa. Kuus riporta un italiano sul podio del Tour undici anni dopo l’ultima vittoria di Tyler Ferrar.
Pogacar arriva in scioltezza, protetto dai suoi sorvegliando a distanza Vingegaard, l’unico a cercare due volte l’attacco, e ripreso personalmente dalla maglia gialla. Esce sconfitto invece Martin, ieri grande protagonista e secondo in classifica generale, arrivato in forte ritardo e di nuovo lontano dal podio. Fuori dalla Top 10 anche Mattia Cattaneo, comunque protagonista di un’ottima gara. Kuus, chiude per distacco davanti a Valverde, a 23” e Poels, a 1.15”.
La classifica generale cambia nella forma ma non nella sostanza: Pogacar resta padrone assoluto con 5.182 su Uran, 5.32” su Vingegaard e Carapaz (5.33). Cattaneo è undicesimo a 14.45”.
Domani giorno di riposo: martedì la 16esima tappa, da Pas de la Case a Saint Gaudens, frazione ondivaga con tanti saliscendi ma e qualche picco interessante: 169 chilometri con quattro GP della montagna: Col de Port (1249 metri), Col de la Core (1395), Col de Portet d’Aspet (1069) e Cote d’Aspre Sarrat, un ultimo muro breve prima dell’arrivo