Alex Zanardi è sempre nel cuore di tutti gli appassionati e l’ultima rivelazione conferma ulteriormente che nessuno lo ha dimenticato
Alex Zanardi è sempre stato un esempio per tutti. Un campione che ha mostrato come lo sport possa aiutare a riemergere dalle difficoltà della vita e di come sia importante non mollare mai, anche di fronte a quelli che sembrano problemi insormontabili.
Un atleta come lui si è sempre saputo rialzare di fronte alle avversità che il destino gli ha riservato. Prima l’incidente automobilistico durante una gara al Lausitzring, in Germania, il 15 settembre 2001, che gli è costata l’amputazione di entrambe le gambe.
Poi il tragico scontro con un camion sulle strade della Val D’Orcia, il 19 giugno 2020, mentre partecipava ad una gara benefica in handbike. La corsa in ospedale a Siena, le operazioni, la lunghissima riabilitazione prima a Ravenna e poi a Lecco, a Villa Beretta, struttura d’eccellenza per queste casistiche prima del ritorno dove è assistito dalla moglie Daniela e del figlio Niccolò.
Un affetto che non è mai venuto meno, quello nei confronti di Zanardi, neanche da parte dei fan che non smettono di scrivergli messaggi molto toccanti e di pregare per lui. Zanardi è sempre stato una grandissima fonte di ispirazione, soprattutto per gli sportivi disabili, per cui ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento. Nel corso della sua carriera paralimpica ha vinto quattro medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e dodici titoli mondiali su strada.
Alex Zanardi fonte di ispirazione, la storia di Natalia
L’handbike è sempre stata un mezzo per il riscatto di Alex Zanardi e per promuoverla, così come lo sport paralimpico in generale, il campione romagnolo aveva ideato Obiettivo3, un progetto a sostegno di tutti coloro che decidono di intraprendere un percorso sportivo in condizioni di disabilità
Chi ha preso alla lettera l’insegnamento dell’ex pilota di Formula 1 è Natalia Beliaeva che ha recentemente vinto il titolo italiano di handbike a Montesilvano. Intervistata da Il Resto del Carlino ha spiegato alla perfezione cosa la fa stare bene nel praticare questo sport: “Mi sono subito appassionata perché mi sono sentita libera. Dal 2016 non ho mai smesso e dal 2018 ho iniziato con le gare”.
Poi aggiunge: “Riuscire nell’impresa della doppietta gara in linea e cronometro non era facile quindi sono molto contenta“. Un’altra storia di riscatto per una ragazza che non si è mai abbattuta di fronte alle enormi difficoltà che la vita le ha riservato (gareggia nella categoria WH1, quella per disabilità più gravi).