La disfatta è completa e stavolta no, non c’è più nessuna possibilità di riscatto o di redenzione: la stagione del Milan è finita. Ma soprattutto, l’era Pioli è finita. Nel peggiore dei modi, con un finale assolutamente non degno di una bella storia di 5 anni, andata oltre le più rosee aspettative. Ma ora no, non ci sono più i presupposti per continuare insieme. E queste ultime giornate di campionato serviranno solo ad allungare il brodo del commiato. Nemmeno l’inutile derby di lunedì può aiutare a cambiare le cose: ammesso e non concesso di ottenere un risultato positivo, cosa pressoché impossibile mostrando lo stesso volto mostrato ieri all’olimpico, sarebbe un episodio sconnesso, sporadico e senza radici per nulla di più serio.
Futuro
Sarebbe forse solo utile a ritrovare un po’ di dignità, quella che questa squadra in 8 giorni ha disintegrato come mai nell’ultimo lustro. Perché col massimo rispetto per la Roma, ma l’avversario era più che alla portata. E i tifosi del Milan, mai abituati all’Europa League, si erano fatti andar bene anche una coppa che non appartiene al loro DNA, pur di tornare a riassaporare l’adrenalina di una finale europea e una coppa da alzare. E invece, l’umiliazione è stata evidente, nella gara di ritorno ben più che nell’andata. Un gruppo superbo e presuntuoso che non ha onorato la maglia che indossa, che non ha saputo meritare il peso di 7 coppe dei campioni. L’allenatore cambierà e pagherà per tutti. Ma non è di certo l’unico responsabile. Ma se Pioli è rimasto l’ultimo alibi per i presunti campioni di questo Milan, la dirigenza ha il dovere di toglierlo al più presto. E di scegliere una nuova guida tecnica di livello, per dimostrare a fatti quella voglia di vincere sbandierata a parole da Cardinale. Ma che ora deve diventare realtà anche nelle scelte dopo la disfatta completa della stagione del Milan.
Francesco Letizia