C’è un annuncio che lascia di sasso Jannik Sinner e riguarda l’impossibilità di battere un record anche per un campione come lui
Il tennista altoatesino sta frantumando tutti i primati italiani della racchetta ma deve arrendersi di fronte ad un risultato clamoroso che riguarda un ex giocatore particolarmente amato. Le dichiarazioni in tal senso sono state piuttosto chiare.
Gli ultimi 6 mesi della carriera di Jannik Sinner sono stati a dir poco formidabili. Prima la vittoria nei tornei di Pechino e Vienna, poi la grande escalation alle ATP Finals di Torino, dove solo un immenso Djokovic riuscì a fermarlo in finale. A Malaga è arrivata la Coppa Davis, riportata in Italia dopo l’impresa di Panatta, Barazzutti e Bertolucci nel 1976, mentre a Melbourne ha vinto l’Australian Open a gennaio, primo italiano a riuscirci nella storia.
Sinner non si è fermato nemmeno sul cemento americano, conquistando un’ottima semifinale a Indian Wells (sconfitto da Alcaraz) e vincendo Miami (contro Dimitrov). A Montecarlo ci ha pensato l’arbitro più di Tsitsipas ad estrometterlo dalla finale, lasciando un bel po’ di amaro in bocca. Ora arriva il bello, perché tra Roma e Parigi diventa credibile l’impresa di scavalcare Djokovic al primo posto del ranking ATP, centrando un altro record senza precedenti.
Jannik Sinner, il record olimpico di Canè non può essere infranto: la storia parla chiaro
Il 2024 sarà un anno particolarmente importante per Sinner anche per quanto riguarda i Giochi Olimpici. Il tennista di Sesto ha sempre detto di considerare la manifestazione a cinque cerchi un evento prioritario, visto che si disputa ogni 4 anni e ha un significato sportivo senza eguali. Al Roland Garros proverà ad andare alla caccia di una medaglia che ai colori azzurri manca dal 1984.
Paolo Canè la conquistò a Los Angeles (bronzo) e se la tiene molto stretta visto che rappresenta un record importantissimo. L’attuale commentatore della Rai e di Eurosport ha parlato proprio di questo ad una recente intervista al sito di Fan Page.
“Il bronzo alle Olimpiadi dell’84 rimarranno un record che nemmeno Sinner potrà battere, visto che l’ho vinto a 19 anni”. Poi aggiunge: “Nonostante fosse un torneo dimostrativo valeva sempre una medaglia e quel risultato non me lo toglie nessuno“. Insomma nonostante siano passati ben 40 anni Canè rimane pur sempre il più giovane tennista ad aver conquistato quel traguardo e con i suoi 22 anni nemmeno Sinner potrà infrangere il record. Se però vincesse l’oro…
Angelo Papi