Dopo il robante esordio stagionale sulla terra rossa, Jannik Sinner incassa la sentenza: i tifosi già sognano ad occhi aperti
Era atteso al varco. Il suo debutto sulla terra rossa del Principato di Monaco, nel primo grande torneo stagionale sulla superficie teoricamente più ostica per le sue caratteristiche, era permeato di quella curiosità tipica di chi vuole andare a cercare il pelo nell’uovo. ‘Ma davvero Sinner è in grado di dominare anche lontano dall’amato cemento?‘ si erano chiesti i più scettici. La prestazione del talento altoatesino nel match di sedicesimi di finale contro Sebastian Korda ha messo d’accordo davvero tutti.
6-1 6-2. In appena 1 ora e 14 minuti di gioco. E servendo nemmeno la metà delle prime palle di servizio in campo, pur ottenendo in ogni caso il 95% dei punti da queste. La facilità con cui Jannik Sinner ha letteralmente travolto il suo avversario nel suo primo match stagionale sulla terra rossa è un chiaro segnale per tutti: non importa dove si giochi, io sono lo stesso di Miami, di Rotterdam, degli Australian Open e di tutte le competizioni che lo hanno visto dominante in questo fantastico inizio di 2024.
Certo, una rondine non fa primavera, continua a sostenere qualcuno, ma la sensazione è che il talento di San Candido sia entrato ormai nella modalità ‘pilota automatico’. Il suo tennis, dalle potenzialità ancora inesplorate, si sviluppa con naturalezza, senza mai perdere di vista l’obiettivo finale. Ovvero la vittoria. Ma cosa pensano i rivali di Jannik quando scendono in campo contro di lui? La giornalista di Sky Sport Eleonora Cottarelli si è fatta una precisa idea al riguardo.
“Ma come lo batto?” Sinner già vince in partenza
Non deve essere semplice affrontare un tennista ‘on fire’ come il campione altoatesino. C’è sicuramente una grande motivazione, ma c’è anche la paura che in un modo o nell’altro un giocatore che ha vinto 23 degli ultimi 24 incontri disputati, alla lunga possa prevalere. Anche perché – se escludiamo il match contro Tallon Griekspoor a Miami nei primi due set – di battaglie punto-a-punto Sinner ne ha fatte davvero poche, annichilendo quasi sempre i suoi avversari in due set. Ecco che allora l’idea di scendere in campo quasi da vittime sacrificali può effettivamente attanagliare la mente dei rivali.
“Adattamento sulla terra bene per Sinner, mi viene da pensare se gli avversari quando entrano in campo e vedono Sinner si chiedono…ma come lo batto?“. Questa la provocazione, nemmeno troppo lontana dalla realtà, da parte della succitata giornalista di Sky Sport, che ha parlato a ‘Tutti Convocati, e pare aver davvero centrato il punto della questione.
Su Sinner c’è quindi la sensazione, anche da parte degli avversari, che spesso sia già in giornata vincente.