Poteva essere addio, potrebbe ancora essere addio. Bizzarro il destino di Stefano Pioli. Doveva essere un traghettatore, potrebbe ancora essere un traghettatore. Altrettanto bizzarro il destino di Daniele De Rossi. Gli sfidanti di Coppa si giocano il futuro anche in coppa. La riconferma per come si sono messe le cose dovrebbe essere automatica, perché tutti e due stanno facendo un lavoro eccezionale. Pioli negli ultimi due mesi si è ripreso il Milan complici gioco e soprattutto vittorie. DDR si è preso totalmente la Roma, mettendo quasi in soffitta il mito di Mourinho. L’ha rivista, rivoluzionata, rigenerata con il cuore giallorosso, ma soprattutto con la forza delle idee. Pioli nel suo ciclo rossonero ogni volta che è stato messo in discussione ha rialzato la testa. Più lo davano lontano dal Diavolo, più se lo riprendeva. E l’ha fatto anche stavolta, aiutato da un gruppo che non l’ha mai mollato. Si è parlato tanto di giocatori che potevano essere stufi di Pioli, ma la realtà si è dimostrata completamente diversa. Theo e Leao sono tornati a divertire e divertirsi. Pulisic e Loftus Cheek ci sono sempre stati. Il lavoro fatto da De Rossi è ancora più evidente, forse perché il ciclo Mou era davvero arrivato al capolinea. Ha ribaltato soprattutto tatticamente la Roma, rimettendo le cose a posto in base alle caratteristiche della rosa. La prima cosa che ha detto arrivato a Trigoria è stata: questa squadra è forte perché i suoi giocatori sono forti. Ecco la Roma adesso è così. Già solo per questo meriterebbe di restare. Come meriterebbe di restare Pioli. I risultati però sono sovrani, la Roma ha l’obbligo di tornare in Champions, il Milan deve vincere l’Europa League e mostrarsi all’altezza dell’Inter nel derby. Nulla è scontato. Qualche tempo fa avevo un’impressione molto più chiara sul futuro di Pioli a prescindere dai risultati finali. Pensavo che il Milan avesse davvero già deciso l’addio. Adesso i dubbi si sono triplicati, perché non credo che questo Milan possa prendere imbarcate nel derby e soprattutto penso che potrebbe arrivare in fondo all’Europa League. Su De Rossi dopo i dubbi iniziali, pensavo potesse essere arrivata troppo presto la chiamata della Sua Roma, ho una convinzione fortissima. Perché solo pensare che questa opportunità ti sia caduta dal cielo ti dà la cifra della persona De Rossi. Sta vivendo tutto come il regalo più grande. E si vede. Per me deve essere il tecnico del presente e del futuro.