Comincia oggi con la semifinale di Coppa Italia l’ultimo giro di valzer di Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina. Il tecnico di Karlsruhe ha ormai deciso di lasciare Firenze. Prima però vuole regalare un un trofeo al presidente Commisso e, in qualche modo anche a Joe Barone, il DG della Fiorentina scomparso poche settimane fa. Un regalo alla città, ai tifosi, alla società, all’amico e collega Barone per tre anni stupendi in cui Italiano ha risollevato il livello della Fiorentina.
Coppa Italia e Conference League, due grandi obiettivi per la Fiorentina di Italiano
In casa viola e nella testa del tecnico oggi contano solo questi ultimi due mesi di stagione. Non c’è tempo, voglia o energia da sprecare pensando, ragionando o gestendo quello che sarà il futuro. La sensazione era già fortissima l’anno scorso dopo le due finali perse: il ciclo di Italiano alla Fiorentina sta terminando. C’era però un percorso da completare assieme e l’ex allenatore di Trapani e Spezia sta provando a portarlo a compimento. La Fiorentina è in corsa per, almeno, eguagliare il percorso della passata stagione.
Italiano stesso, dopo la gara col Milan, ha detto di essere concentrato per fare bene in questo finale. Oggi si comincia con la semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Uno scoglio tutt’altro che facile per i viola, chiamati a battere un “nemico” sportivo temibile come la Dea di Gasperini. Obiettivo arrivare in fondo, alla finale di Roma del prossimo 15 aprile e prendersi quel trofeo che era sfuggito un anno fa per mano dell’Inter. Poi sarà la volta della Conference League: obiettivo finale. Il tabellone sorride: la Fiorentina di Italiano affronterà ai quarti il Viktoria Plzen, poi in semifinale eventualmente la vincente di Club Brugge-PAOK. Insomma, strada ovviamente non spianata ma sicuramente molto facilitata.
Il futuro senza Italiano?
Il tecnico non si è voluto sbottonare su quello che sarà il futuro. Tuttavia, ha fatto capire che la società è perfettamente a conoscenza delle sue volontà e nonostante l’opzione che la Viola vanta sul contratto dell’allenatore, le strade dovrebbero pacificamente separarsi. Per l’allenatore ex Spezia la strada è tracciata: lui è il candidato numero, il più forte per la panchina del Napoli. La Fiorentina, invece, deve decidere, tanti sono i nomi per il dopo Italiano ma nessun favorito. Da Palladino fino ad Aquilani, passando per Gilardino. Tante soluzioni, molto diverse, ma nessuna certezza almeno fino a fine stagione.
Ora fino a fine stagione c’è da onorare la memoria di Joe Barone, fa contenta la Fiorentina e i suoi tifosi: parola di Vincenzo Italiano.