Lazio, la strada per la rinascita è ancora lunga

Partenza col botto sabato, ridimensionamento ieri. La nuova era con Igor Tudor al timone sembrava aver ridato alla Lazio quelle certezze che erano mancate nelle ultime settimane sotto la gestione Maurizio Sarri con alcuni calciatori che fino a questo momento hanno reso al di sotto delle aspettative.

Può una sola partita cambiare tutto? Assolutamente no. E come un secondo al ristorante (in questo caso il secondo tempo di ieri, ndr.), i limiti escono subito a galla. Probabilmente il grave errore del tecnico croato nella partita di ieri è stata la sostituzione di Patric all’intervallo: un cambio che ha portato grossi squilibri alla difesa biancoceleste.

Lazio, Tudor è il nuovo allenatore
Igor Tudor in Serie A (Lapresse) – sportitalia.it

 

L’ingresso di Casale è stato disastroso e in occasione del primo gol della Juventus la retroguardia biancoceleste si è fatta trovare impreparata sul filtrante di Andrea Cambiaso sciogliendosi come il burro. Stesso discorso per il raddoppio bianconero: assist di Weston McKennie per Dusan Vlahovic, Casale non lo chiude e il serbo non sbaglia.

In tre giorni la Lazio è passata dalle stalle alle stalle, nonostante il primo tempo di ieri sia stato più che positivo, con la traversa di Luis Alberto e con una Juventus mai pericolosa dalle parti di Mandas. La vittoria di sabato pomeriggio ha dato morale ad una Lazio che dovrà dimenticare il passo falso dello Stadium e gettarsi a capofitto in campionato con l’obiettivo di recuperare il terreno dalle dirette concorrenti per un posto in campo europeo visto che la Champions League dista 9 punti.

Gestione cookie