Altra vittoria del Bologna (per 3 a 0), altra grande prestazione di Riccardo Orsolini, autore della perla che ha sbloccato la partita contro la Salernitana, lunedì: sono 10 le reti in campionato per lui.
La redazione di SPORTITALIA ha parlato in esclusiva con Remo Orsini, che scoprì il fantasista ancora bambino per portarlo all’Ascoli, dove è cresciuto prima che la Juventus mettesse gli occhi su di lui.
Prima la chiamata in Nazionale, poi l’eurogol: può essere la sorpresa di Euro2024?
“Lo spero tanto, ma ne sono soprattutto convinto. Speriamo che Spalletti gli dia la fiducia che metita. Per me oggi Riccardo Orsolini nel suo ruolo sta dimostrando a suon di goal e assist di essere il più forte. Inoltre non dimentichiamoci che Riccardo è stato capocannoniere nel Mondiale Under 20. Ne sono orgoglioso”.
Cosa rivede del ragazzino che hai conosciuto tu, oggi?
“Soprattutto rivedo in lui la stessa intraprendeza e spregiucatezza che aveva da ragazzino nell’uno contro uno e in fase realizzativa. Con me allenatore nell’Ascoli ha segnato in tutte le categorie nei pulcini giovanissimi, soprattutto in Berretti Riccardo fece 25 goal, capocannoniere di tutti e quattro i gironi d’italia”.
Dove lo vede maggiormente cresciuto oggi?
“Riccardo è cresciuto sia tatticamente che fisicamente, soprattutto con il piede destro. Negli anni ha acquisito consapevolezza e maturità che gli consentono di svolgere sia il ruolo di esterno a tutta fascia garantendo copertura e corsa, che il ruolo terzo di attacco garantendo la doppia cifra sia in fatto di gol che di assist”.
Ci pensa ad Orsolini che realizza un eurogol così, ma in Champions?
“Orsolini, negli anni, è diventato il prototipo del calciatore europeo moderno, forte sia tecnicamente che fisicamente. La Champions, condita da una sua marcatura, è la naturale evoluzione”.