Piove sul bagnato in casa Mercedes e per Lewis Hamilton: il promesso sposo della Ferrari sta vivendo un’annata terribile
Al peggio non c’è mai fine per Lewis Hamilton. Il futuro pilota Ferrari sta vivendo un momento di enorme difficoltà in Mercedes. Il destino sembra essersi accanito su di lui e sulla scuderia della Freccia d’Argento, regalandogli in quest’ultima annata insieme una serie di risultati che rischiano di offuscare del tutto quanto di bello hanno fatto nel corso dell’ultimo decennio. Di quel binomio vincente che aveva instaurato una vera dittatura negli anni Duemiladieci oggi esiste solo un pallido ricordo. Quel che resta è invece una crisi di risultati clamorosa. E apparentemente senza fine.
Per ritrovare un periodo così nero a livello di risultato per la scuderia di Brackley bisogna tornare indietro di oltre dieci anni. Vero che siamo solo al terzo gran premio stagionale, un ottavo del lungo percorso che ci porterà verso la fine di questo avvincente Mondiale 2024, ma la situazione per Mercedes e per Hamilton è già ampiamente compromessa.
In questo momento la scuderia guidata da Toto Wolff non è più la prima, né la seconda, né la terza sulla griglia di partenza. Alla vigilia del Mondiale candidata a lottare con Ferrari e McLaren per il ruolo di principale alternativa alla Red Bull, oggi ha collezionato appena 26 punti. Una vera miseria, se consideriamo che già sei piloti ne hanno guadagnato di più in queste prime tre prove, da Verstappen a Lando Norris.
E le cose sembrano andare ancora peggio se si prende in considerazione solo quanto fatto fin qui da Hamilton. Se la Mercedes è in crisi, il pilota inglese sembra infatti caduto in un vortice di negatività clamoroso, un vero tracollo che nessuno avrebbe mai potuto immaginare alla vigilia della stagione.
Mercedes-Hamilton, mai così male insieme: il dato preoccupa anche i tifosi Ferrari
L’ultima volta che la Mercedes aveva collezionato così pochi punti dopo tre gran premi risale al 2012, quando alla guida dell’auto anglo-tedesca figuravano Nico Rosberg e Michael Schumacher. Un’altra epoca, in tutti i sensi. Di fatto, da quando Hamilton è approdato in Mercedes, mai la partenza era stata tanto difficoltosa.
Fino a questo momento il tris di gare inaugurali più deludente, alla guida della Mercedes, risaliva al suo esordio nella scuderia di Brackley, quando mise insieme un quinto in Australia e due terzi posti in Malesia e in Cina, oppure alla stagione 2022, quando al podio in Bahrein fece seguire un decimo posto in Arabia Saudita e un quarto posto in Australia. Tutt’altra musica rispetto a quanto successo quest’anno, con un settimo, un nono posto e un ritiro messi a referto.
Andando ancora più indietro nella sua carriera, partenze così difficoltose non si ritrovano nemmeno durante i suoi sei anni in McLaren. L’unica annata paragonabile a questo deludente 2024 potrebbe essere quella 2009, cominciata con una squalifica in Australia, un settimo posto in Malesia e un sesto in Cina.
In altre parole, nella sua carriera Hamilton aveva sì affrontato altri momenti non proprio felicissimi, ma mai prima d’ora era parso così impotente, così incapace di poter competere non tanto per il podio, quanto almeno per un posto entro i primi cinque piloti in griglia di partenza. Una crisi senza precedenti che preoccupa la Mercedes ma mette in apprensione anche la Ferrari, che ha puntato tutto sulla sua esperienza per riuscire dal prossimo anno a competere finalmente ad armi pari con Red Bull.