Roma, Mourinho si presenta e attacca Conte: parole al veleno contro chi ha appena vinto lo scudetto ma anche contro una sua ex squadra
José Mourinho è arrivato e l’hanno notato tutti. Presentazione in Campidoglio, inusuale per il calcio, ma soprattutto la grinta dei giorni belli, come se l’esonero dal Tottenham, e il ritorno in Serie A abbiano avuto il pregio di risvegliarlo.
Tra le prime parole, quelle rivolte al suo passato italiano, perché è stato anche l’ultimo a far vincere un ‘Triplete’ ad una delle nostre squadre. L’Inter è reduce dallo scudetto, ma non è più la stessa cosa: “Non paragonate mai nessuno a Liedholm e a Capello quando parlate di Roma. E quando parlate di Inter, allora, non paragonate mai nessuno a me e a Herrera”. Il nome di Antonio Conte non lo fa mai, ma è troppo chiaro il riferimento.
Ma non è tutto, perché ce n’è anche per la sua vecchia società: “Voi parlate tanto di titoli, di tempo, progetti e lavoro. Scudetto è una parola facile da dire, ma la realtà è un’altra cosa. I titoli arriveranno, la famiglia Friedkin non vuole un successo isolato ma arrivare in alto e rimanerci. Questo è più difficile. Vincere una volta è facile, poi però non hai i soldi per pagare gli stipendi. Noi invece vogliamo una Roma sostenibile”.
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Roma, Mourinho si presenta: ecco perché sarà la sfida più difficile
Ai giornalisti Mourinho garantisce di non aver parlato con nessuno dei nuovi giocatori, ma è sicuro che questa possa essere una delle sfide più difficili nella sua carriera. Lo è semplicemente perché torna e perché lui è sempre abituato a guardare avanti e a non rimpiangere il passato.
Questa sarà la Rima dei romanisti, non di Mourinho, e di acquisto per ora non parla., Uno sì, però, perché l’assenza di Spinazzola è pesante. E così stuzzica Tiago Pinto accanto a lui: “Mi scusi direttore, lo devo dire: qui abbiamo bisogno di un terzino sinistro”.
Infine la stoccata per chi lo vede in declino: “Vi dico come la vedo io: devo vincere la prima partita e poi quella dopo. Con il Chelsea ho vinto il campionato, con il Manchester tre coppe, con il Tottenham una. Quello che per altri è un sogno, per me è un disastro. Così mi vedono”.