Ancora non è arrivato in Ferrari, eppure Lewis Hamilton è già finito nella bufera, tanto da scomodare persino John Elkann
L’annuncio dell’arrivo in Ferrari di Lewis Hamilton per la prossima stagione di Formula 1 è stato una sorpresa per molti, specie per i tanti appassionati della Rossa di Maranello. Se alcuni ritengono che vedere correre il sette volte campione del mondo con la scuderia più vincente di sempre sia il coronamento di sogno, per altri l’arrivo del britannico rappresenta un “problema”.
Hamilton, infatti, dal suo ruolo privilegiato, non si è mai tirato indietro nell’affermare tantissime cose scomode, sia quelle riguardanti il mondo del suo sport, e quindi dell’automobilismo, sia per quanto concerne quello che succede nel mondo in generale. A tal proposito, il classe 1985 ha preso posizione sia contro il presidente della Fia, ovvero Mohammed Ben Sulayem, sia contro quello che sta succedendo in questi ultimi tempi in Palestina, in particolare nella striscia di Gaza, bombardata dall’esercito israeliano e in cui sarebbero morti oltre 30mila persone, di cui molti bambini.
Ecco, proprio per questo motivo, in Ferrari si sta già pensando a una strategia per limitare quanto più possibile le esternazioni del sette volte campione iridato, e a scendere in campo potrebbe essere addirittura il presidente del Cavallino rampante, John Elkann.
Elkann scende in campo per arginare le parole di Hamilton: la situazione
In casa della Rossa di Maranello, infatti, si è sempre deciso di tenere un profilo piuttosto basso sia per quanto riguarda le cose di Formula 1, sia per quanto concerne ciò che riguarda il mondo circostante. Prima delle conferenze stampa in cui sono impegnati i piloti o quando accadono fatti eclatanti, a tal proposito, si fanno delle riunioni in cui vengono istruiti su cosa dire.
Una cosa che sarà difficile da fare con il carismatico Hamilton, tanto che un responsabile della Mercedes, dopo aver appreso della notizia che il britannico sarebbe passato in Ferrari, aveva detto a un suo omologo della scuderia italiana che sì, erano stati bravi nel convincerlo, ma che da quel momento, o comunque da quando avrebbe inforcato la monoposto rossa, sarebbero stati davvero ‘cavoli loro’.
O ‘cavoli’ di Elkann, che nel suo ruolo di numero uno della scuderia dovrà scendere direttamente in campo per mettere, quando è necessario, un freno alle parole del campione. Ci riuscirà? Chissà.