Un super Christian Pulisic sta trascinando il Milan. La miglior stagione realizzativa della sua carriera. 9 gol in Serie A, 1 in Champions League e 2 in Europa League, per un totale di 12. Uno in più della 2019/20, la prima al Chelsea, ma soprattutto solo 3 in meno delle ultime 3… Sì, ma sommate. E’ il miglior Christian Pulisic della sua carriera. A 25 anni, Captain America ha finalmente trovato la sua dimensione ideale, quella che tutti, quando era ancora minorenne al Borussia Dortmund, avevano disegnato per lui.
Predestinato
Il Predestinato è diventato finalmente un campione. E che il clic sia arrivato a Milano, in una piazza che lo ha amato dal primo giorno e con un allenatore che su di lui ha investito, non è un caso. Ironia della sorte, dopo aver provato a giocare da 10, da ala sinistra e persino da seconda punta. La consacrazione sta arrivando a destra, nel ruolo che sulla carta meno gli si addiceva.
Ma Pulisic, umilmente, ha accettato di sacrificarsi lì dove c’era spazio, conscio che la concorrenza di Leao, ma anche quella dell’amico Loftus Cheek era impossibile da battere. E il tempo gli ha dato ragione, riuscendo anche ad ottimizzare tutto ciò che gli è capitato sui piedi. Perchè rispetto alla stagione 2019/20, quando gli expected goals erano 8.93 a fronte di 9 gol e gli assist 4,30 a fronte di 4 assist, quest’anno i numeri dicono 5,66 e 3.99. Quindi più di 3 gol e 2 assist oltre quanto era lecito attendersi dalla scienza. La cattiveria in area di rigore è sicuramente dove è cresciuto maggiormente, considerando che, a fronte di xG in carriera addirittura superiori ai gol segnati in quel tipo di situazione, quest’anno viaggia con quasi 3 gol in più. Numeri che certificano la svolta. E se il Milan può sognare Dublino è anche perché può finalmente contare sui superpoteri di un super Pulisic in più da affiancare a Leao.
Francesco Letizia