Querelle Paola Ferrari-Raiola, è ufficiale: arriva la decisione del Tribunale. La giornalista Rai aveva denunciato l’agente per diffamazione
Una storia destinata a far discutere e a proseguire ancora a lungo. Nel frattempo però, la giornalista della Rai Paola Ferrari, finita nel mirino dei tifosi per le continue e ripetute gaffe compiute nell’errata pronuncia dei nomi di alcuni giocatori di Francia e Germania, ha perso il primo round nei confronti dall’agente e procuratore più influente su piazza, Mino Raiola. La Ferrari è stata infatti condannata in primo grado dal Tribunale di Roma al pagamento delle spese processuali in seguito alla denuncia per diffamazione intentata nei confronti del noto procuratore.
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Questa la ricostruzione di una vicenda conclusasi con la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale. Nel 2017, Paola Ferrari criticò l’atteggiamento di Gigio Donnarumma all’epoca in trattative con il Milan per il rinnovo di contratto. La stessa giornalista si disse convinta che il giovane portiere rossonero non avrebbe meritato in quel momento di essere convocato in Nazionale. La replica di Mino Raiola, procuratore di Donnarumma, fu decisamente sopra le righe: “Una signora che ha sposato una persona che gestisce uno degli hedge fund più grandi al mondo, ma come ca**o ti permetti di parlare di codice etico. Ma vattene a fan***o tu e Carlyle (il fondo gestito appunto dal marito di Paola Ferrari, Marco De Benedetti)”.
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Querelle Paola Ferrari-Raiola, la giornalista ha annunciato il ricorso in Appello
La decisione del Tribunale non è stata ovviamente accolta con entusiasmo dalla diretta interessata, che acomunque preannunciato il ricorso in appello: “Sono della linea che le sentenze vadano accettate – ha dichiarato Paola Ferrari -, ma ricorrerò comunque in appello: è stato gravissimo che Mino Raiola abbia convocato una conferenza con tutti i giornali ed emittenti, nella quale ha fatto un attacco preciso a una critica che avevo espresso con toni non volgari”.