La Juventus vuole ritrovare la vittoria che manca da due giornate. Dopo i tre punti sofferti ottenuti contro il Frosinone è arrivato il pareggio contro l’Atalanta, prima ancora la sconfitta di Napoli. I bianconeri hanno perso brillantezza e secondo posto, adesso Allegri cerca la via per risalire in fretta una corrente abbastanza tempestosa. Il futuro del tecnico, così come di tanti attuali protagonisti, è ancora tutto da scrivere.
Sul piano del gioco la Juve quest’anno sembrava aver intrapreso la strada della brillantezza, poi quell’incidente casalingo, quel mezzo passo falso contro l’Empoli che ha aperto una ferita che si è trasformata subito in crisi. Perso il contatto con l’Inter, sempre più diretta verso la seconda stella, sono arrivate altre delusioni. C’è ancora la Coppa Italia e un finale di stagione da onorare nel migliore dei modi.
Ecco perché Allegri tiene tutti sulle spine, puntando sullo spirito di gruppo e su un binomio offensivo collaudato composto da Chiesa e Vlahovic. Sin dalla sfida di domani contro il Genoa (appuntamento allo Stadium nel lunch match delle 12:30) serve nuovamente un acuto. Tutto l’ambiente aspetta questo finale di stagione perché può risultare una sorta di fase preparatoria in vista della prossima.
Fattore Chiesa?
Obiettivi condivisi. Quelli della Juventus e di Federico Chiesa. C’è la voglia di rialzarsi dopo prestazioni altalenanti. Il gol del Maradona può essere la scintilla per risalire la corrente sul piano individuale. Il concetto del ‘carpe diem’, ‘cogli l’attimo’: l’esterno classe ’97 sa che deve farlo suo in questo rush finale di stagione, tra campionato e Coppa Italia. Sembra che il fastidio al tendine rotuleo gli stia dando tregua, ora tocca a lui riprendersi la Juventus sulle spalle, fornendo colpi di classe come agli scorsi Europei. Proprio quest’estate ci sarà una nuova occasione per brillare al servizio della Nazionale, ma per il momento conta solamente il presente.