La Lazio riparte da Tudor: intesa raggiunta. In panchina dopo la sosta

Igor Tudor è il nuovo allenatore della Lazio, manca solo l’ufficialità ma “il dado è tratto”, come forse direbbe il presidente Claudio Lotito. L’intesa tra il tecnico croato e la società biancoceleste è stata raggiunta nella serata di ieri, come riporta Alfredo Pedullà. L’allenatore ex Olympique Marsiglia torna in Italia a quasi due anni dal suo addio all’Hellas Verona, squadra con cui ha definitivamente rilanciato la sua carriera. Dal canto suo la Lazio con Tudor riparte da un nuovo progetto senza traghettatore temporaneo solo pochi giorni dopo le dimissioni di Sarri.

Tudor-Lazio, accordo fino al 2025

L’intesa raggiunta nella tarda serata di ieri a Villa San Sebastiano a Roma tra Lotito e Tudor, con la presenza dell’agente del tecnico Seric, prevede un contratto per il finale di questa stagione la prossima. Scadenza 30 giugno 2025, con la possibilità, implicita o esplicita dipenderà dalle clausole, di poter continuare assieme anche oltre quella data. Tutto dipenderà, ovviamente dai risultati. Tudor era rimasto senza panchina dopo che nell’estate 2023, forse attratto dalle sirene della Juventus, aveva lasciato l’Olympique Marsiglia. In carriera, Tudor ha già avuto parecchie esperienze, tra cui due passaggi a Udine, l’Hajduk Spalato, il Galatasaray, l’anno da vice di Pirlo alla Juventus, il Verona e infine il Marsiglia.

Tudor ha ottenuto nell’accordo con la Lazio, quello che non aveva ottenuto dal Napoli nei mesi scorsi. Quando De Laurentiis, dopo l’esonero di Garcia, aveva valutato le opportunità aveva offerto al croato un contratto fino alla fine di questa stagione. Igor aveva risposto con la richiesta di un accordo con la medesima scadenza del contratto che firmerà con i biancocelesti. Niente di fatto e nuova attesa, fino a questa occasione emersa martedì dopo le dimissioni di Sarri. Tre giorni di contatti e trattative per arrivare all’intesa.

Come cambia la Lazio?

L’arrivo del croato in panchina è previsto solo nella giornata di rientro dalla sosta per le nazionali. Intanto domani contro il Frosinone, a guidare la Lazio ci sarà ancora Giovanni Martusciello. Le prossime due settimane di lavoro però saranno importanti per Tudor per capire come potrà cambiare nell’immediato la Lazio. I biancocelesti finora hanno giocato secondo la filosofia di Sarri fatta di possesso palla e rapide accelerazioni sulle catene laterali. L’ex OM è invece un allenatore che predilige la difesa a tre, e dall’esperienza di Verona ha virato su un’impostazione “gasperiniana”.

Il suo 3-4-2-1, modulo che gli ha permesso di raccogliere una salvezza più che tranquilla in Veneto e il 3° posto in Ligue1, dovrebbe essere il sistema di riferimento. Tuttavia, potrebbero non esserci i tempi tecnici per effettuare il cambio da qui a fine stagione. Non è quindi da escludere che Tudor decida di ibridare la sua filosofia tattica per finire la stagione dando più certezze alla Lazio. Anche perché la stagione del club di Lotito è tutt’altro che finita.

Tudor, la Coppa Italia e la Juventus “nel destino”

Dopo la sosta, quindi, Tudor farà l’esordio a bordo campo con la Lazio. Ironia della sorte, Tudor giocherà le prime due partite laziali contro la “sua Juventus”. Il 30 marzo biancocelesti e bianconeri si sfideranno in campionato, ma tre giorni dopo si farà ancora più sul serio per Lazio e Juventus saranno protagoniste dell’andata della semifinale di Coppa Italia. La Coppa Italia e l’Europa, almeno la Conference League, obiettivi di un finale di stagione tutt’altro che anonimo. Con la possibilità di partire di slancio verso la prossima stagione, quella dove Tudor potrà effettivamente modellare la sua squadra.

 

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