Il calvario di Matteo Berrettini è finito, e adesso l’azzurro non si pone alcun tipo di limite: ecco dove vuole arrivare
Reduce da uno stop di oltre sei mesi per infortunio, Matteo Berrettini è finalmente tornato in campo per giocare una partita ufficiale. Il tennista romano è impegnato all’Arizona Tennis Classic, torneo Challenger di categoria 175 in programma a Phoenix a cui ha preso parte grazie ad una Wild Card concessagli dagli organizzatori.
Berrettini ha bagnato il suo debutto sul cemento di Phoenix con un successo in rimonta, ottenuto nei confronti del francese Hugo Gaston, sconfitto per 3-6, 6-3, 6-1, e adesso sfiderà agli ottavi un altro tennista transalpino: Arthur Cazaux, promettente classe 2002 in forte ascesa negli ultimi tempi.
Comunque vada, l’obiettivo di Matteo per tale torneo non è certamente conquistare il titolo, peraltro già ottenuto nel 2019. Piuttosto, il 28enne azzurro sta utilizzando le giornate in Arizona per ritrovare ritmo e forma migliore in vista del Masters 1000 di Miami, prestigioso evento a cui prenderà parte usufruendo del ranking protetto (senza avrebbe dovuto fare le qualificazioni).
Berrettini torna in campo con grandi ambizioni: il suo obiettivo
Ed è proprio in Florida che effettivamente avrà inizio la stagione 2024 di Berrettini. Perché si presumere che entro Miami l’azzurro avrà raggiunto una discreta condizione fisica per tornare a giocare ai livelli che gli competono. A proposito di livelli che gli competono, attualmente Matteo è sprofondato alla piazza numero 154 e non è certo lì che vuole restare.
L’obiettivo di Berrettini è innanzitutto quello di rientrare in top-100 il prima possibile e non è detto che non vi riesca già entro il mese marzo, dal momento che sia a Phoenix sia a Miami non ha punti da difendere ma solo da guadagnare.
Un discorso che è possibile estendere anche ai successivi tornei in cui Matteo sarà impegnato, quelli sulla terra battuta europea. Nel 2023 infatti giocò solo a Montecarlo, saltando gli Atp di Barcellona, Madrid e Roma, nonché il Roland Garros.
I punti a disposizione sul rosso sono ben 4500 e successivamente altre migliaia nella stagione dei tornei sull’erba, il vero giardino di casa di Berrettini.
La speranza è che per l’azzurro sia davvero terminata la lunghissima serie di disavventure fisiche che lo hanno afflitto negli ultimi due o tre anni. Se così fosse, nessun traguardo gli sarebbe precluso, neanche quello di migliorare il suo best ranking di numero 6 al mondo.