Il percorso di Alex Zanardi nello sport ha ispirato tante persone: l’ultimo annuncio ha fatto scendere le lacrime agli occhi a tanti suoi tifosi
Quando si parla di Alex Zanardi, si avverte un senso di gratitudine e mancanza che è impossibile cancellare per tutto ciò che il pilota e paraciclista è riuscito a fare per il mondo dello sport. La sua vita nella sfera dei motori stava disegnando un percorso stupendo, che avrebbe comunque lasciato un segno, prima di un terribile incidente da cui non sarebbe stato più lo stesso.
Il bolognese, però, nonostante tutte le cure e gli interventi chirurgici da affrontare, non ha mai smesso di vivere dopo l’incidente del Lausitzring ed ha iniziato a dedicarsi allo sport per atleti disabili, diventandone un volto inconfondibile. La sua positività, il suo approccio e la capacità di andare avanti con il sorriso sono stati fonte di ispirazione per tantissime persone nella sua stessa situazione.
È successo anche con Ennio Nocera, che dall’incontro con Zanardi ha avuto un ulteriore impulso, ormai un paio di decenni fa, per fare il suo lavoro. Parliamo di un ex poliziotto, pilota di rally, delegato CONI e grande organizzatore di eventi che ha dato un’ulteriore toccante testimonianza di ciò che ha fatto l’ex pilota per il suo mondo.
Il bellissimo ricordi di Zanardi: le parole di Nocera
Nocera, come ha raccontato a ‘lattacco.it’, ha solo belle parole per Alex: “L’incontro con Zanardi mi ha dato l’impulso per promuovere iniziative a favore della promozione dello sport per i soggetti con criticità fisiche e sociali“, ha ammesso.
E l’ha potuto fare dall’alto di un ruolo, quello di rappresentare il CONI a San Severo, la sua città, in cui ha potuto fare tanto per lo sport automobilistico dopo un percorso ricco di emozioni sui rally. Lo stupendo ricordo di Nocera è solo l’ennesimo su una persona che è ben più di un fenomeno delle quattro ruote, ora ritiratosi a vita privata dopo l’ultimo drammatico incidente in handbike.
È un simbolo di gioia e bene attraverso cui si possono realizzare anche le opere più difficili e impensate. Per questa ragione, ancora oggi la solidarietà parte nella memoria di quanto Zanardi è riuscito a fare per anni, avvicinando tanti ragazzi con difficoltà fisiche allo sport come terapia esistenziale. E così non si smette mai di andare avanti.