Tutto pronto per la sfida tra Atletico Madrid e Inter, in programma domani. Simone Inzaghi, allenatore dei nerazzurri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida che può valere i quarti di finale di Champions League.
Ha parlato anche Federico Dimarco.
Come si prepara una gara contro una squadra il cui allenatore ha detto che giocherà alla morte?
“Sappiamo la forza dell’Atletico, è una squadra forte di cui conosciamo la storia in Champions. Andremo in campo per fare la nostra gara, come all’andata”.
Siete preparati per una partita particolare a livello ambientale?
“Sì, ma noi abbiamo avuto il pubblico a San Siro: non vedo differenze, anche se il loro pubblico spinge tanto”.
Che tipo di partita state preparando?
“Sarà difficile, abbiamo un vantaggio minimo e sappiamo che conta pochissimo, non dovremo sbagliare l’approccio”.
A livello personale che momento stai vivendo?
“Sono contentissimo per quello che sto facendo, ma soprattutto per quello che sta facendo la squadra. Spero di sbloccarmi anche in Champions”.
Avete lavorato psicologicamente sul ritorno fuori casa?
“In Champions cambia relativamente, se giochi in casa come fuori penso che non hai problemi”.
Le parole di Inzaghi
Si dice che questa Inter è nata a Istanbul.
“Non sono d’accordo: guardo il percorso di questi tre anni e guardo la squadra già dal primo anno cosa è riuscita a fare nelle coppe, dove abbiamo superato un ottimo girone dopo tanti anni, giocando contro Real Madrid e Liverpool due grandi gare. È un percorso di tre anni nel quale la squadra è sempre riuscita a passare il turno, cosa non scontata. Il percorso è molto più lungo, domani sappiamo che sarà complicata contro un avversario di assoluto valore che in casa propria si trasforma. Sappiamo di avere un minimo vantaggio che ci portiamo da Milano, ma cercheremo di fare la nostra gara”.
Si parla di un Atletico più d’attacco.
“Abbiamo fatto bene contro squadre che ci hanno aspettato tanto quanto contro squadre più aggressive. Non sappiamo cosa farà l’Atletico, hanno una squadra che cambia durante la partita. Hanno giocatori di grandissima qualità, sarà molto intensa e dovremo essere bravi a gestire difficoltà, che ci saranno come in ogni gara”.
L’Inter ha ottimi ricordi a Madrid, che similitudini e differenze ci sono con la squadra del Triplete?
“Quell’anno è stato grandioso. Stiamo facendo il nostro percorso, l’anno scorso abbiamo ottenuto la finale di Istanbul che ci siamo giocati con grande orgoglio e quest’anno vogliamo fare il nostro cammino. Lasciamo da parte il campionato e ragioniamo partita dopo partita, in questi due giorni e mezzo abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi”.
Si aspetta che Simeone cambi sistema?
“A volte ha cambiato, è passato al 4-4-2, ma non penso che i moduli facciano la differenza. Quella la farà l’interpretazione dei giocatori, noi siamo qui per fare una partita importante”.
Ballottaggio Acerbi-De Vrij?
“Ho diversi ballottaggi, Acerbi è rientrato sabato a Bologna, De Vrij ha fatto molte partite una meglio dell’altra. Ho Frattesi che è tornato nel migliore dei modi, posso far riposare inizialmente una mezzala. In questo momento anche a destra ho Dumfries e Darmian che stanno bene, l’unica mia preoccupazione è non avere qualche indisponibile che sono stati fondamentali quando sono entrati. Purtroppo hanno avuto qualche problema a Bologna e non ci saranno domani. Ci avrebbero dato soluzioni in più”.
Thuram osserva il Ramadan?
“So solo che lo fa Sarr, il ragazzo della Primavera che abbiamo portato visto l’infortunio di Arnautovic”.
In uno spogliatoio multinazionale, quanto è importante avere dei ragazzi del posto come Dimarco?
“Importantissimo, per quanto riguarda Federico, è un vanto per tutta la società Inter. Dalla Primavera alla miglior formazione Champions, spero che in futuro ci siano tanti come lui. Si è guadagnato lo spazio in campo, ha lavorato tantissimo per migliorarsi ed essere titolare fisso sia nell’Inter che in Nazionale. Gli vanno fatti i complimenti. Nello spogliatoio ho anche la possibilità di avere un blocco da tanti anni qui: penso a Barella, Lautaro, Darmian, Bastoni. Sanno cosa è lo spirito Inter ed è molto importante. Inserire 12-13 giocatori non era semplice, però chiaramente ci è stato un aiuto da parte di chi c’è da tempo”.
Cosa la preoccupa, il ritorno di Griezmann o altro?
“L’Atletico in casa si trasforma. In Liga sarebbe al primo posto se giocasse solo in casa: su 14 partite 13 vittorie e un pareggio. Penso che nelle ultime 29 abbia perso solo con l’Athletic: la vidi in TV e non meritava di perdere. Sappiamo tutti cosa è l’Atletico, che grande allenatore è il Cholo che è un amico ed è stato un grandissimo compagno di squadra. Noi ci siamo preparati nel migliore dei modi”.
Cosa ha detto a Sanchez?
“Bisogna fargli i complimenti: è arrivato senza aver fatto preparazione, si è inserito nel migliore dei modi, è benvoluto da tutti. Ha avuto un comportamento esemplare, nonostante Thuram e Lautaro abbiano fatto una grandissima stagione, lui e Arnautovic sono stati fondamentali”.