Tornare a vincere e farlo immediatamente. In casa Lazio non si pensa ad altro, per lo scatto Champions ora o mai più: il posticipo contro l’Udinese diventa infatti il crocevia di una stagione segnata da alti e bassi. Si tocca il cielo con un dito e poi si precipita giù a velocità massima, un po’ come accaduto in Champions contro il Bayern. Il successo illusorio prima e la disfatta subito dopo a chiudere il capitolo Europa.
Europa, però, che rimane saldamente nei pensieri biancocelesti perché la ferita ancora fresca può essere risanata solo macinando punti al fine di conquistare il pass per la prossima stagione. Il copione non cambia di molto anche tra i confini, dove Immobile e soci faticano a intravedere la luce in fondo al tunnel. Prima lo stop con la Fiorentina, poi la rocambolesca sconfitta col Milan che è costata a Sarri una panchina decimata. Lui in primis non sarà a bordocampo contro l’Udinese, così come gli squalificati Guendouzi, Pellegrini e Marusic.
Insomma, coperta corta e undici rivisitato per i capitolini nell’appuntamento del lunedì, dove per la Lazio lo scatto Champions diventa essenziale. Dalla parte opposta Cioffi ha studiato con cura la formula anti Lazio, per una sfida che appare per il tecnico come un vero e proprio esame. La lente d’ingrandimento, infatti, è puntata su di lui, primo indiziato per il posizionamento deficitario della squadra. Ecco, quindi, che l’unico obiettivo di serata per i friulani diventa quello di non tornare dalla capitale a mani vuote. Perché i bianconeri sono in piena zona rossa, lì dove non può essere accettato nessun passo falso.
Anna Pia Panassidi