Se sia il profumo del buon cibo, o l’aria che si respira sui Colli non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è che il Bologna quest’anno sta vivendo un momento magico. Le sei vittorie consecutive, ciò non accadeva dalla stagione 66/67, ne sono solo una piccola rappresentazione.
L’artefice al momento di tutto ciò, o per meglio dire l’uomo che finisce in copertina è Thiago Motta capace di portare un calcio moderno, fluido fatto di continui interscambi in campo. Nessuna gerarchia stabilita, gioca chi sta bene, gioca chi in settimana da maggiori garanzie. Allenamenti già al massimo dell’intensità dal lunedì, dal primo giorno disponibile per preparare la gara successiva. Vuole il 100% sempre, appena si varca il cancello di Casteldebole. Non a caso anche l’aspetto atletico è un punto fondamentale nel manuale d’istruzione di Motta. Nessuna rivoluzione copernicana sia chiaro, ma le mosse giuste al momento giusto per far tornare aria di calcio, di grande calcio, sotto le due Torri.
Parlare al singolare però di artefice non è giusto, perché la sensazione è che un tassello fondamentale di questo mosaico abbia il nome di Giovanni Sartori. Dall’estate del 2022 la squadra ha un nuovo volto, giocatori forti e di prospettiva pagati il giusto. Degli undici che hanno iniziato il secondo tempo a Bergamo solo il portiere arrivava dalla stagione precedente. Scelte azzeccate, scelte lungimiranti che portano il Bologna ora a sognare in grande, continuando a vivere questo momento magico: l’Europa è lì e passa anche e soprattutto dalla gara con la capolista Inter.
Giada Giacalone