Verstappen e Alonso rompono il silenzio e si scagliano in modo perentorio contro le nuove politiche intraprese da Liberty Media. Tuttavia una rivoluzione potrebbe essere alle porte…
La Formula 1, sotto l’egida di Liberty Media, sta percorrendo una strada controversa, complessa e senza dubbio poco apprezzata. Le voci di preoccupazione stanno emergendo tra i protagonisti del Circus. Il calendario si estenderà fino a 24 gare, di cui sei Sprint, incrementando rispetto all’ultima edizione del campionato mondiale e una divisione dei profitti tra i team limitata a soli dieci partecipanti.
Tutto ciò non ha fatto altro che indispettire i professionisti del paddock, i quali hanno espresso molteplici preoccupazioni sul bilanciamento tra la quantità di gare e la qualità di vita che tale intensità comporta. Tra i pareri dissidenti e apertamente contrari al nuovo format vi sono nomi illustri di primissimo piano quali Verstappen e Alonso.
Il giovane campione olandese, noto per la sua schiettezza, ha dichiarato in un incontro con i giornalisti tenutosi in Bahrain: “Ho la sensazione che siamo già oltre il limite. Amo correre, ma guardo anche alla qualità della vita. Non farò 24 gare per altri dieci anni. Dobbiamo tenerne conto, altrimenti rischiamo un turnover tra i piloti, e sarebbe un peccato”.
Anche un due volte campione del mondo qual è l’immarcescibile Fernando Alonso Fernando Alonso si è unito al coro affermando: “Penso che siamo ben oltre il limite. Quando ho iniziato c’erano 16 gare nel mondiale, ora siamo a 24, una cifra non sostenibile per tutti. Se il campione del mondo pensa che la stagione sia troppo lunga, immaginate come possiamo pensarla noi altri…”
Il presidente FIA apre all’ipotesi di far entrare nuovi team
Un’opinione autorevole in merito a questa discussione è quella del presidente della FIA, Ben Sulayem, che ha manifestato chiaramente il suo dissenso rispetto alla visione di Liberty Media. Parlando al Salone dell’Automobile di Ginevra, Sulayem ha dichiarato: “Ho sempre detto che sono convinto che dovremmo avere più squadre piuttosto che più gare. Noi come FIA abbiamo esaminato la domanda Andretti-Cadillac in tutti i dettagli e l’abbiamo approvata. Ma noi siamo responsabili della sola parte sportiva e non di quella commerciale”.
Sulayem si è riferito al recente ingresso della squadra Andretti-Cadillac, evidenziando la preferenza per un aumento del numero di squadre piuttosto che dell’entità delle gare. Il presidente della FIA sembra difendere la visione di uno sport più sostenibile e attento alle esigenze dei protagonisti dietro le quinte.
Tra le preoccupazioni dei piloti sulla lunghezza della stagione e la necessità di Liberty Media di monetizzare al meglio sui mercati interessati alla categoria regina indiscussa dell’automobilismo, è il presidente della FIA, Ben Sulayem, a proporre il compromesso di maggiore buon senso.
La qualità del campionato dovrebbe essere bilanciata con la quantità di gare, favorire l’ingresso di nuove squadre potrebbe essere la chiave per un futuro più equilibrato nella Formula 1. Resta da vedere come Liberty Media risponderà a queste voci, mentre il mondo dell’automobilismo resta in attesa del verdetto sul compromesso più sensato per il futuro della Formula 1.