Tra i tanti nodi da sciogliere in casa Juventus, uno dei più complicati resta quello relativo al futuro di Federico Chiesa. L’attaccante bianconero, negli ultimi tempi, è stato protagonista in negativo di una parabola discendente che ha frenato la sua crescita. Non solo per colpe a lui da attribuire, sia chiaro, perché i diversi problemi fisici sono arrivati forse nei momenti migliori.
Il suo futuro
Il suo futuro dipenderà da molti fattori: la qualificazione alla prossima Champions League non sembra essere ormai a rischio, con il distacco dalla quarta in classifica (con la quinta che potrebbe comunque qualificarsi) che resta molto ampio. Molto, invece, dipenderà da fattori tecnici: siederà ancora Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus? Se sì, sarebbe disposto a cambiare modulo per far sì che l’esterno abbia un ruolo di prima rilevanza? Diciamolo chiaramente, Kenan Yildiz lo ha sorpassato nelle gerarchie del tecnico toscano. Quando Chiesa gioca al fianco di Vlahovic ha quegli sprazzi da grandi calciatori e una gamba notevole, anche in ottica Nazionale, ma la sua tendenza ad allargarsi fa capire, semmai ce ne fosse ancora bisogno, quale in realtà il suo ruolo sia un altro.
L’estate scorsa il suo nome era sul taccuino di alcune delle dirigenze più importanti di club di Premier League, ha il contratto in scadenza nel 2025 e quindi in questo caso le vie non sono finite: rinnovo o cessione? Nessuno vorrebbe perderlo a zero anche perché dalla sua ipotetica partenza la Juventus potrebbe guadagnarci una cifra importante, Chiesa però resta un beniamino dei tifosi e lui stesso non ha mai fatto intravedere malumori. Servirà un faccia a faccia, una discussione più che altro sul piano tecnico per far sì che si trovi un punto di incontro per il bene comune.