Il tre volte campione del mondo, Max Verstappen, potrebbe dire addio a un altro suo ingegnere fidato: dopo l’approdo di Hamilton in Ferrari tutto può accadere
L’attesa per il prossimo mondiale di Formula Uno è tanta e gli stessi piloti non vedono l’ora di scaldare i motori sul serio, dopo aver provato le monoposto nei consueti test pre-campionato, ora la voglia di gareggiare è più viva che mai.
Tra i piloti che proprio non possono immaginarsi al di fuori del podio, c’è sicuramente il tre volte campione del mondo Max Verstappen. Alla guida della sua nuova RB20 ha dimostrato alle avversarie (seppur senza strafare), Ferrari in testa, di essere ancora una volta il pilota da battere.
Intanto lo stesso olandese ha parlato per la prima volta della situazione di uno dei suoi ingegneri più fidati, di colui il quale ha permesso al 26enne di diventare il numero uno della competizione.
Red Bull, Verstappen su Newey: “Se dovesse andare via..”
Max Vestappen, come al solito, non parla mai a caso e di recente ha espresso la sua opinione sul progettista britannico Adrian Newey, tra gli artefici del suo successo avendo di fatto dato vita alle sue incredibili monoposto che hanno vinto praticamente in ogni Gran Premio negli ultimi due anni.
Di Newey però si sta parlando anche in relazione al caso Horner. Se il team principal britannico dovesse andare via dalla Scuderia che ha forgiato con le sue mani, Newey potrebbe prendere la stessa decisione (si parla in tal senso di un suo approdo in Ferrari). Per questa ragione i timori dei tifosi della Scuderia campione del mondo non sono pochi. Lo stesso Verstappen è stato chiaro: “Newey via? Non si può sostituire, Adrian è Adrian, nessuno sarà come lui“, ha detto l’olandese a ‘motorsport-magazin’, aggiungendo che nella Red Bull “ognuno è diverso e raggiunge il successo in modo diverso”.
Impossibile sostituirlo, in pratica, uno che ha vinto 13 titoli (sia costruttori che piloti) in oltre 19 anni di carriera è un talento davvero unico. Di questo Max ne è consapevole, però egli stesso è convinto che qualora dovesse andare via, ci sarebbero altri professionisti pronti a subentrare e dimostrare il loro valore.
“Dobbiamo riconoscere che c’è un gruppo di persone che lavora, io vedo Adrian come un mentore per i nuovi talenti che stanno emergendo”. Per l’olandese insomma un suo addio non sarebbe un dramma, ma uno stimolo per andare avanti e per vincere ancora con un nuovo progettista, una figura che in casa Red Bull si è dimostrata fondamentale negli scorsi anni.