L’Inter continua la sua corsa solitaria. In campionato ormai la distanza dalla seconda è netta, e una vittoria nel recupero della 21esima giornata contro l’Atalanta potrebbe indirizzare ancora di più la squadra verso il trionfo dello scudetto. Una corsa solitaria iniziata sin dalla scorsa estate, tra mille polemiche dopo tante cessioni e nuovi innesti. Bravo Beppe Marotta a trovare le giuste opportunità, bravissimo Simone Inzaghi a costruire una nuova identità, collaudata e ben precisa, in pochissimo tempo.
A Inzaghi spesso vengono dati meno meriti di quanti ne abbia, perché ha costruito una macchina perfetta che praticamente non sta sbagliando nulla. Criticato duramente lo scorso anno, è riuscito nell’impresa di portare l’Inter in finale di Champions League e quest’anno vuole replicare lo splendido cammino dell’ultima stagione. In Serie A ormai tutto dipende dai nerazzurri, il divario è davvero troppo ampio anche se la palla è rotonda e nel calcio non si sa mai. Ma questa squadra non ha mai dato l’impressione di essere fragile, motivo per cui la seconda stella sarebbe un traguardo meritato.
In Champions League la corsa sarà diversa, le squadre importanti sono molte e arrivare fino in fondo dipenderà da molti fattori. Questa squadra, però, è arrivata nei mesi clou della stagione nella miglior forma possibile, sia a livello fisico sia a livello mentale. Motivo per cui sognare non è più utopia, ogni partita sarà diversa dalle altre e questa Inter ha dimostrato di potersela giocare con chiunque, a prescindere dal calibro tecnico-tattico della squadra avversaria. Inzaghi giustamente non si pone limiti perché amministra una macchina perfetta, ci sono tutte le condizioni per far sì che questa stagione possa essere importante sotto diversi punti di vista.
Dopo la finale di Istanbul, l’Inter ha acquisito una consapevolezza che sta utilizzando quest’anno nel migliore dei modi per raggiungere traguardi importanti.