Il Bologna continua a sognare. Nell’anticipo della 26esima giornata di Serie A, i felsinei battono il Verona per 2-0 e salgono momentaneamente al quarto posto solitario, in attesa della sfida dell’Atalanta. Un’altra prova di maturità, quella offerta dai ragazzi di Thiago Motta che forse sono stati meno brillanti del solito ma hanno gestito al meglio le diverse fasi della gara, concretizzando poi con le reti di Giovanni Fabbian e Remo Freuler.
Un’atmosfera magica, quella che si respira sotto le due torri. Da tempo non si vedeva un’unità d’intenti di questa portata. Joey Saputo, nel 2014, lo aveva promesso: “Dieci anni per una squadra competitiva”. Detto, fatto. Perché questo collettivo, che a inizio stagione aveva come obiettivo massimo la parte sinistra della classifica, ora sogna l’Europa, sogna la Champions League. Nel corso di un’intervista, Riccardo Orsolini aveva affermato che la rete alla Fiorentina l’avevano segnato tutti i 25.000 tifosi presenti al Dall’Ara: questo è uno dei segreti del Bologna, perché il calore che si respira allo stadio non si vedeva da tempo.
Bravo Giovanni Sartori che ha costruito una rosa competitiva, bravissimo Thiago Motta che in pochi mesi ha costruito un’identità vincente. A fine gara, uno striscione recitava: “Thiago sotto la curva”. Motta, visibilmente commosso, ha ringraziato e ha fatto segno di omaggiare solo i suoi calciatori. Una situazione del genere è inaspettata per tutti, ora però nessuno vuole fermarsi perché l’Europa manca da venti anni e questo sembra essere l’anno giusto per tornarci. In tribuna era presente anche Santiago Castro, attaccante prelevato dal Velez: per i primi 10′, l’argentino non ha fatto altro che filmare i suoi nuovi tifosi, quasi sorpreso dal calore del pubblico. Cori anche per Joey Saputo, ormai fisso in città per supportare al massimo il suo club. Intanto il sogno continua, un sogno chiamato Europa.