Ospite alla trasmissione Sportitaliamercato, Fabio Pecchia, alla seconda stagione sulla panchina del Parma, ha parlato di questo percorso in Emilia e più in generale anche di sé.
Così il tecnico dei ducali: "Un allenatore si può esprimere se ci sono tutte le componenti. A Cremona presi una squadra in difficoltà che era nella bassa classifica, stagione successiva storica promozione in A dopo ventinove anni. Il mio lavoro lì era finito, ho preferito lasciare e trovare altre strade. C'era l'opportunità del Parma che mi era piaciuta moltissimo, e abbiamo costruito un progetto molto chiaro con una filosofia ben definita e di andare assieme nella categoria che più compete a questa piazza.
Lavorare con Benitez è stata per me una fortuna e una grandissima opportunità, mi ha insegnato tantissimo, specie una metodologia diversa da quella italiana. Come quella dell'abitudine di giocare ogni tre giorni. Ne deriva una metodologia di lavoro settimanale molto diverso e particolare, a partire dal lavoro con la palla. Inoltre ho avuto la possibilità di essere sempre a contatto con grandissimi giocatori.
La stagione in corso col Parma? Per ora ottimo cammino, ma bisogna tenere i piedi per terra. Siamo una squadra molto giovane. Bernabé? Mi auguro che continui a lavorare così, a crescere e a dimostrare il suo valore per le prossime diciannove partite. La partita di Firenze è stata una spinta importante per lui".