Dall'affermazione di Scamacca a quella di Frattesi, fino alla crescita di Ranieri e del "suo" Lecce: il dirigente Antonio Tesoro – ex numero 1 del club giallorosso – ha parlato ai microfoni di SPORTITALIA di alcuni dei talenti che in queste ultime settimane si stanno mettendo maggiormente in mostra e che lui ha incrociato nelle vesti di direttore sportivo, all'Ascoli, nel 2018/19.
C'è una vera favorita per questo campionato?
"Per me l'Inter è ampiamente favorita, sta dando delle risposte molto convincenti. E' una squadra che si sta imponendo sulle altre, con un organico importante. La campagna acquisti si sta rivelando azzeccata: alcuni acquisti come Thuram e Frattesi stanno avendo un impatto importante".
E qual è l'anti-Inter?
"La Juve, che ha il grande vantaggio di non giocare le coppe e può concentrarsi durante la settimana soltanto sulla Serie A".
Anche se Allegri un po' si 'nasconde', su questo?
"Sì, i bianconeri stanno dimostrando di essere i rivali più accreditati. Sono venuti a mancare nella lotta squadre come il Napoli ed il Milan stesso. Gli Azzurri erano una schiacciasassi lo scorso anno, ma hanno un calo. I rossoneri hanno alti e bassi. Le romane infine sono attardate".
Corvino pesca sempre nuovi talenti, ma si aspettava una partenza così del Lecce?
"Corvino è un fenomeno, fa scuola. Quest'anno ha fatto una campagna acquisti con una percentuale di errore prossima allo zero. I giocatori che ha preso si sono imposti subito, il risultato è una squadra frizzante, divertente, con delle ottime individualità".
Ad Ascoli aveva portato Scamacca: cosa vide in lui?
"Era facile accorgersi di lui, ha un talento straordinario, oltre che delle caratteristiche veramente difficili da trovare in giro. Una struttura imponente, una certa velocità rispetto al fisico, un ottimo attacco alla profondità, tecnicamente è fortissimo. E' il giocatore che più mi ricordava Ibrahimovic".
Come è cresciuto in questi anni?
"Il suo è stato un percorso in crescendo. Ad Ascoli fece la prima vera esperienza di una certa rilevanza ed allora magari perdeva troppi duelli. Adesso sta migliorando tanti aspetti diventando importante per la Serie A e per la Nazionale".
Incontrare Gasperini è lo step che gli serviva per diventare un attaccante internazionale?
"Sicuramente parliamo di un allenatore che riesce a migliorare tantissimo i propri giocatori, quindi per Gianluca potrebbe essere una grande fortuna quella di lavorare con lui. Potrebbe colmare quelle lacune che si portava dietro".
Un altro che portò ad Ascoli è Frattesi, che è sempre più un "quarto titolare" nell'Inter.
"E diventerà sempre più un titolare vero e proprio. E' un giocatore forte, di rendimento, di personalità e con grande continuità. Ha la sfortuna di giocare nella squadra con il centrocampo più forte d'Italia, ma lui non è da meno a nessuno".
Non è un segreto poi il suo attaccamento all'Inter: gliene parlava mai?
"Non voglio parlare per lui, ma ricordo che oltre ad avere una simpatia per la Roma, squadra in cui è cresciuto e della sua città, ha sempre simpatizzato molto per l'Inter. Me ne parlava quando discutevamo di calcio o guardavamo le partite".
Altro talento di quell'Ascoli era Luca Ranieri: se lo aspetta in Nazionale?
"Sì, me lo aspetto perché ha qualità importanti: un giocatore forte tecnicamente, tenace, veloce. Si è evoluto: è partito come quinto di centrocampo, poi ha fatto il terzino nella linea quattro ed anche il braccetto nei 3 dietro. Ha grande intelligenza e la cultura del lavoro. E' uno di quelli che migliorerà costantemente negli anni".