Inter e Juventus sono destinate ad arrivare fino in fondo. In modi diversi ma la sostanza non cambia. Allegri ha un solo obiettivo e sbaglia a nascondersi. Questa squadra può arrivare fino in fondo e anche senza nomi ha la stoffa buona. Giocare una volta a settimana, lo ribadiamo, è un vantaggio non da poco. La Juve vista con il Verona ha dominato in lungo e largo, una sola squadra in campo e partita decisa nel finale solo perché abbiamo deciso di annullare i gol per fuorigioco se l’unghia di un piede è più avanti. Nessuna critica agli arbitri ma al regolamento. Va cambiato. Il gioco del calcio lo amiamo per i gol e se si annullano è perché devono essere davvero irregolari ma se hai un’unghia più avanti non ottieni alcun vantaggio e quei gol devono essere assegnati. Urge un cambiamento. Allegri, poco alla volta, sta trovando la quadra e come ripetiamo da inizio anno questa Juve ha tutto per poter arrivare allo scudetto. Certamente deve fare i conti con l’Inter in primis che è una squadra forte e nelle individualità ha qualcosa in più della Juve. Sono due squadre che in Italia possono fare la differenza e creare il vuoto. Un testa a testa sarebbe bello per il campionato ma l’augurio è che squadre come Napoli e Milan non si stacchino per aumentare lo spettacolo della nostra serie A.
La Roma, invece, è davvero poca roba. Squadra messa male in campo e senza un briciolo di mordente. Le assenze non possono essere una giustificazione per una società che ogni estate spende tanti soldi e raccoglie tante figurine. Mourinho è il vero colpevole. Questa squadra potrà non vincere lo scudetto ma quest’anno è costretta a non fallire l’obiettivo Champions. Sarebbe il terzo flop di fila. Mourinho continua a non spiegare ma a rinviare. Le sue conferenze sono bellissime ma da quando è tornato in Italia non ha fatto vedere calcio e, sinceramente, siamo stanchi anche di dover dire sempre “vabbè ma ha vinto la Conference League”. Due competizioni, compresa l’Europa League, inutili e noiose. Strutturate malissimo e infinite. Ci ricordiamo di queste coppe solo in semifinale e finale per salvare la stagione dei perdenti. La Roma deve arrivare tra le prime 4, stop. Questo è l’obiettivo e se a Mourinho non è chiaro qualcuno dovrà fargli un disegno della classifica. Intanto continua a perdere gli scontri diretti.
In basso alla classifica il clamoroso colpo del Cagliari, da 0-3 a 4-3 con i fantasmi del Frosinone, lascia l’ultimo gradino del podio alla Salernitana che sta facendo davvero tanta confusione. Iervolino e i suoi manager stanno commettendo talmente tanti errori che le rivali ringraziano. Mercato confusionario; Inzaghi dopo Sousa fatica a carburare. Forse non è un mistero che ci sono le categorie per i calciatori ma anche per gli allenatori. Senza voler giudicare troppo presto Inzaghi, la sua carriera è abbastanza chiara: grande allenatore per la B, in difficoltà in A. Stesso discorso che facevamo una settimana fa per Marco Baroni a Verona. A Salerno stanno iniziando a perdere la pazienza oltre ai punti in classifica. In basso non si corre tanto e questa è l’unica fortuna apparente per i granata che dovranno lottare con Cagliari, Udinese, Empoli e Verona.
Un passaggio in serie B. La situazione del Palermo non è critica. Anzi, a vedere la classifica i rosanero ci sono. Ieri brutta sconfitta casalinga con il Lecco ma la squadra c’è. Nonostante questa buona posizione, il Palermo potrebbe fare molto di più per l’organico che la società ha messo a disposizione di Corini ma chi dovrebbe fare di più è anche l’allenatore che deve dimostrare di meritare le grandi piazze che in carriera gli stanno capitando. Non sempre ha raccolto e a Palermo inizia a fare troppi giri a vuoto.