Il giornalista di Radio 24 Giuseppe Cruciani ha parlato ai microfoni di Sportitalia dopo aver intervistato Fabrizio Corona nella giornata di oggi: "L'impressione di chi viene ingiustamente accusato di essere un mezzo d'innesco di fake news. L'ho sempre difeso in questi giorni perché non mi interessa quello che ha fatto in passato. Moralismo su di lui? Giusto essere pagati quando si fa una prestazione lavorativa. Vedremo se porterà le prove sul coinvolgimento della Juve a livello societario. Ha detto che è come tangentopoli: non potevano non saperlo. Su Tonali ha detto che ha scommesso anche al banco, da allibratori, ma non sul Milan. Ha detto che è coinvolto il 40% di giocatori, è abbastanza verosimile. I giocatori hanno in mano telefonini e tablet e scommettono: non è strano da immaginare. Non sono stupito da questa inchiesta, sono stupito del fatto che i media ne parlino poco".
Inchiesta solo calcistica o estesa alla criminalità organizzata?
"Si allarga alla criminalità organizzata, questa la mia previsione. A livello calcistico vedremo quali saranno le responsabilità. I giocatori attualmente coinvolti hanno giocato sicuramente sul calcio, altrimenti non ci sarebbe questo psicodramma".
Quale sarebbe una tipologia di pena sensata?
"Se gioca sulla propria squadra occorre la radiazione immediata. Se si gioca sul calcio ci sono sanzioni corrette. Non si può giocare sul proprio sport: se i fatti sono provati, è giusto che si prenda la pena prevista. Se giochi una volta ogni tanto su un campionato che non è il tuo, la pena potrebbe essere ridotta. Le scommesse compulsive sul calcio vanno punite".