Sabato pomeriggio, nella delicata sfida in casa del Pisa, a segnare per il Bari il gol dell'1-1 finale negli ultimi minuti di gioco è stato Hemsley Akpa-Chukwu, giovanissimo attaccante classe 2005 cresciuto in Belgio – con genitori nigeriani – e nel club pugliese da poco più dodici mesi dopo la precedente esperienza nelle giovanili del Royal Antwerp.
Sportitalia.com ha contattato in esclusiva Domenico Daniele, agente del talento dei galletti.
Che attaccante è Akpa-Chukwu?
"È un centravanti fisico, proprio la fisicità e la velocità sono le sue armi micidiali: quando attacca la profondità è difficile fermarlo. Deve invece migliorare la parte tecnica. Il Bari lo sta costruendo come prima punta. In tal senso, Federico Giampaolo ha lavorato benissimo con lui l’anno scorso nella Primavera. Ringrazio anche Michele Lanzilotta, direttore tecnico della Primavera del Bari: ha dato subito fiducia a Hemsley e gli è sempre stato vicino. Così come il direttore sportivo Polito, che è rimasto colpito dalle qualità del ragazzo al punto da promuoverlo quest'anno in prima squadra".
Parliamo di un ragazzo di appena diciotto anni. In che modo si accorse di lui?
"Ho una rete di scouting attiva in Olanda, Francia e Belgio. Me lo segnalarono alcuni miei collaboratori, così andai in Belgio e lo visionai dal vivo, in quel periodo era nel settore giovanile dell'Antwerp. E dopo 2-3 partite mi ero reso conto che aveva delle qualità interessanti. Qualche tempo dopo diventai ufficialmente il suo agente".
Considerata la giovanissima età, come fu il suo impatto in Italia?
"Lo avevo proposto ad alcune società, fino quando riuscii a portarlo al Monopoli. Hemsley giocò qualche amichevole, poi decisero di aggregarlo in prima squadra. Il presidente però, dopo un primo periodo, non si era sentito di fare un contratto professionistico a un giocatore di diciassette anni: voleva sì tesserarlo, ma in Serie C non è possibile il semplice tesseramento per un minore proveniente dall’estero. Quindi saltò tutto. Nel frattempo altri club erano interessati, tra questi c'era il Sassuolo, che si era fatto avanti tramite Francesco Palmieri. Eravamo verso la fine della finestra di calciomercato estivo e mi aveva chiesto di aspettare la chiusura ufficiale del mercato perché c'erano in corso altre trattative più urgenti. Io però non potevo attendere molto, così il Bari si inserì con decisione e concludemmo la trattativa".
Fino al gol di sabato all'Arena Garibaldi.
"Già nelle ultime due settimane c'era il sentore che Mignani fosse orientato a buttare Hemsley nella mischia. Sabato lo chiamai verso le 11,30 e gli dissi: "Sento che oggi entrerai, rimani tranquillo e dai tutto te stesso". Poi abbiamo visto come è andata".
Tra l'altro, l’anno scorso nel Bari c’era Cheddira il quale era una macchina da gol. Chissà, quest’anno magari può avere più occasioni in prima squadra.
"Se continua ad allenarsi e a migliorare, l’anno prossimo il Bari può trovarsi una stellina in rampa di lancio. Intanto ha l’opportunità di allenarsi con giocatori importanti dai quali può imparare molto. Se lo fa, può anche mettere in difficoltà Mignani, il quale sta lavorando molto con il ragazzo proprio perché lo vuole sempre più pronto per aiutare la squadra. Ha tempo e ampi margini di miglioramento, ma ora va fatto un passo alla volta e tenendo sempre i piedi per terra".
C'è un attaccante famoso a cui somiglia Akpa-Chukwu?
"Ovviamente con le dovute proporzioni, per come attacca la profondità ricorda un po’ il suo idolo Osimhen, di cui ammira tutti i movimenti. Anche Osimhen a diciotto anni era un diamante allo stato grezzo, ci auguriamo di fare anche solo la metà del suo percorso".