In esclusiva ai microfoni di Sportitalia ha rilasciato un’intervista l’ex difensore uruguaiano Walter Alberto Lopez Gasco. Nato a Montevideo, con una carriera in Italia cominciata con il Brescia nel 2009 con subito un successo, dal momento che le Rondinelle in quella stagione vinsero i playoff e tornarono nella massima serie. Dopo la prima volta con i lombardi, Lopez ci ha preso gusto conquistando la Serie A con la Salernitana nel 2021 e con il Benevento nel 2017. Tra le altre esperienze, anche quella con la maglia della Ternana, dello Spezia e della Triestina. In Premier League ha giocato invece con la maglia del West Ham. Oggi fa parte della Eracle Sport L.T.D, società di procuratori. Queste le sue parole:
Walter, tra le squadre in cui hai militato figura il Lecce, autore quest’anno di un’ottima salvezza e con parecchi giocatori interessanti in vetrina. Cosa ne pensi?
"A Lecce penso che da quando è arrivato Corvino, un vecchio lupo come lo chiamo io, ha fatto una squadra buona e si è salvato molto bene. Rinconfermarsi non è mai facile. Tra i tanti giocatori c’è Hjulmand, che ogni tanto vado a vedere quando sono al campo di allenamento. Io sono dell’idea che possa dire la sua in Serie A anche nelle big. Un cambio in mediana al Milan tra Krunic e Hjulmand? Per il ragazzo sarebbe un grande salto, poi sta a lui dimostrare nei grandi palcoscenici".
Una promozione da sogno con il Benevento, oggi i sanniti sono retrocessi in C. Cosa è successo secondo te?
"Io penso che quando fai una doppia retrocessione fai molte scelte sbagliate, e infatti hanno pagato a caro prezzo. Ora stanno cercando di rifare tutto da capo. Quando c’ero io eravamo 6-7 giocatori che dalla C sono saliti in A, ci tenevamo molto alla maglia. Noi eravamo tutti una cosa sola, poi succede quel che succede ma penso che la spinta nostra fosse il fatto che eravamo molto uniti".
La Salernitana può essere una sorpresa, soprattutto se dovesse rimanere Dia?
"Io credo che sia una società molto solida, si confermeranno e la squadra ha molti singoli interessanti, faranno un bel campionato. Per me costruiranno una rosa ancor più forte, e fossi in Dia rimarrei. L’affetto che ti dà la gente di Salerno difficilmente te lo danno da altre parti".
Tra i giocatori che seguite nella vostra società c’è un talento interessante, ovvero Maistro della SPAL. Qual è la sua situazione sul mercato al momento?
"Maistro lo dobbiamo ancora scoprire completamente, ha un valore assoluto. Abbiamo qualche proposta sul tavolo, siamo valutando la soluzione migliore. Sono arrivate anche delle richieste da club di Serie A".
La squadra in cui hai militato in Inghilterra, il West Ham, ha appena vinto una Conference League, portando a casa un trofeo che mancava dal 1980, quando alzò la FA Cup. Cosa significa giocare con quella maglia?
"Giocare lì è una bella sensazione, io ho avuto la fortuna di giocare nel bellissimo vecchio stadio. A Londra hai tutto per far bene, la domenica è pieno di tifosi ma in settimana ti stanno molto più staccati rispetto all’Italia. Sono una società che ti dà tutto e appena sbagli ti sbattono fuori".
Potrebbe essere stato questo il problema per Scamacca, che oggi è molto vicino al ritorno in Italia?
"Il giocatore italiano in generale fa fatica all’estero, forse solo Verratti ha fatto veramente bene. Magari in Italia è più facile, quando esci poi ti misuri con un’altra dimensione, diversa, e fai più fatica. Tu quando vai all’estero devi dimostrare di essere meglio di chi già si trova lì. Per lui tornare all'Inter o alla Roma è la cosa migliore, forse meglio con i giallorossi. Credo che con Mourinho potrebbe fare benissimo".
Da uruguaiano a uruguaiano, era il momento giusto per Cavani per tornare al Boca o secondo te poteva dare ancora tanto in Europa?
"Io credo che giocare al Boca sia come giocare in Europa, il livello è alto. Farà benissimo lì. Io fossi stato in lui sarei andato anche due anni prima".