La partita di chiusura di questa 9^ giornata di Serie A è stato il derby di ieri sera tra Fiorentina ed Empoli. La gara, un po' a sorpresa, ha visto trionfare la squadra di Andreazzoli, che si è imposta al Franchi con un netto 2-0. Uno dei due marcatori è stato l'attaccante Emmanuel Gyasi, alla sua prima annata ad Empoli e al suo primo centro con la casacca azzurra.
Sportitalia.com ha contattato telefonicamente Gian Marco Remondina, che tra il 2015 e l’inizio del 2017 ha allenato Gyasi prima alla Carrarese e poi alla Pistoiese.
Rete molto importante quella di ieri no?
"Certamente, direi che Gyasi ha fatto un gol pesantissimo che ridà tranquillità all'Empoli dopo un inizio difficile".
Lei ha allenato a lungo Gyasi. Cosa ricorda di lui?
"Prima era nella Primavera del Torino e venne a Carrara che era reduce da un infortunio. Si era presentato in sovrappeso, ma nei sei mesi successivi era divenuto uno dei punti di forza della squadra diventando un titolare inamovibile. Chiudemmo il campionato da quinti in classifica, nonostante a gennaio, per le difficoltà economiche in cui versava la Carrarese, fummo costretti a vendere Gnahoré, Sbraga e Infantino. In più nell'ultimo mese e mezzo Gyasi rimase fermo per un problema all’alluce: se lo avessimo avuto, avremmo lottato per vincere il campionato. Era reduce da diverse esperienze negative e si stava perdendo, io l'ho fatto rinascere. E nonostante tutto, quando a volte lo toglievo negli ultimi minuti aveva una faccia arrabbiata. Una volta lo presi e gli dissi: "Senti, non fare l'offeso quando ti tolgo perché prima non giocavi mai". Lui capì subito che glielo dicevo per aiutarlo e per spronarlo a migliorare. Lo portai con me anche alla Pistoiese e anche lì fece un buon campionato".
Qual è la sua migliore qualità?
"La duttilità e la disponibilità di adattamento. Il suo ruolo originario era quello di esterno alto sinistro, poi con me ha giocato anche da prima o seconda punta. Volendo potrebbe fare anche il centrocampista offensivo. Emmanuel ha questa grande dote di saper giocare e sacrificarsi per la squadra. A La Spezia, specie l’anno scorso, ha fatto praticamente tutti i ruoli. Una volta gli ho mandato un messaggio scrivendogli: "Manca solo che ti facciano fare il portiere" (ride, ndr)".
Adesso invece c'è questa difficile salvezza da conquistare con l'Empoli.
"Sono sicuro che farà una buona stagione. Vero che prima di ieri non aveva mai segnato, ma già nelle partite precedenti aveva creato azioni interessanti. Darà una grossa mano all'Empoli".