Siamo alla vigilia del derby che vale una stagione: domani alle 21:00 Milan ed Inter si daranno battaglia nel primo dei due scontri che varranno il passaggio in finale di Champions League. Mentre Inzaghi si gode un reparto d'attacco finalmente al completo, Pioli deve fare i conti con il tema Leao, il quale non è ancora certo se prenderà parte al match d'andata a causa di un'elongazione all'adduttore.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l'ex centrocampista nerazzurro Hernanes, per dire la sua sulla Stracittadina e non solo.
Che partita ti aspetti domani?
"Mi aspetto una partita degna di una semifinale di Champions. Sono due squadre che regaleranno molte emozioni, c'è un alto tasso di qualità tecniche e tattiche in entrambe le rose. Il derby poi è una partita particolare, carica di tensione per definizione".
Come arrivano le due squadre?
"Entrambe bene. Da un lato c'è l'Inter che ha la sua miglior qualità nel gruppo e nel gioco che ora sta tornando ad esprimere al meglio. Dall'altra c'è il Milan che invece ha le individualità come punto di forza, con dei singoli che possono spaccare la partita".
Come ricordi la vigilia di un derby?
"Nei giorni prima la città è come trasformata. Esci di casa e si respira un'aria differente: tutti parlano di quella partita. La concentrazione dei giocatori cambia perché chi vince sa che poi prevale nella rivale della città. Tanta tensione e una rivalità viscerale".
Chi passerà, quante chanches avrà di alzare la coppa?
"Nel calcio tutto può succedere. E quando dico tutto, vuol dire proprio tutto. Arrivati a questo punto della competizione tutte le squadre possono vincere ed Inter e Milan hanno dei giocatori importanti per farlo. Quindi sì, assolutamente: chi vince il derby poi può anche vincere la finale. Detto questo vedo il Manchester City leggermente favorito perché sono diversi anni che arriva fino in fondo alla manifestazione e quest'anno ha anche comprato Haaland".
Inzaghi ha subito troppe critiche quest'anno, o sono giustificate dal percorso in campionato?
"Il calcio purtroppo è fatto anche di queste cose e delle critiche. Simone anche all'Inter ha già fatto vedere quanto è bravo vincendo diversi trofei e facendo anche l'anno scorso un buon percorso in Champions, con una grande partita giocata contro il Liverpool, che era la squadra da battere. Quest'anno al momento è fra le prime quattro, in finale di Coppa Italia ed in semifinale di Champions: cosa deve fare di più per far capire che è fra i migliori, fra i grandi?".
Un'altra tua ex squadra, la Juventus, se la vedrà giovedì con il Siviglia. Che sfida sarà?
"È una partita difficile e complicata. La Juventus arrivava da un grande periodo di forma, poi ha subito un leggero calo ed ora si è ripresa. Il Siviglia d'altra parte in Europa League è come se fosse a casa sua. Non sarà facile ma la Juve ha dei grandi giocatori che possono fare la differenza e può venirne fuori".