Riprendersi dopo un errore netto e per certi versi eclatante come quello fatto contro il Sassuolo, non sarebbe stato facile per nessuno, figuriamoci per un giocatore classe '98 che prova ad affermarsi nella sua seconda stagione in un club come la Juventus. Federico Gatti, però, lo sta facendo, come dimostra la titolarità immediatamente riconquistata dopo la panchina contro il Lecce e la bella prestazione, condita da una rete, contro il Torino.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva Sergio Galeazzi, che ha allenato il talento bianconero ai tempi del Verbania (nel 2019/2020), prima del suo approdo fra i professionisti (avvenuto nella stagione successiva), per parlare di lui.
Lei lo conosce: come reagisce uno come lui ad un errore come quello fatto contro il Sassuolo?
"Conoscendolo e vedendo le sue prestazioni successive a quel match, Federico non avrà pensato ad altro che a lavorare ancora di più, con grande voglia di riscatto, che ha sempre avuto".
Il gol in una partita come il derby, arrivato dopo due match, che significato ha?
"Dimostra quanto detto prima ed il fatto che abbia davvero un carattere da leader, come dimostra ogni settimana con il suo atteggiamento in campo e con i compagni".
Quando lo allenava lei, cosa lo distingueva dagli altri?
"Potrei parlare delle sue qualità tecniche o fisiche che sicuramente si notavano, ma a distinguerlo da tutti era sicuramente la sua voglia di arrivare, abbinata ad una grande umiltà".
Che carriera prevede per lui?
"Sicuramente paritaria a quella di Chiellini".