Dal 7 al 9 febbraio si è svolta a Londra la fiera ICE: tre giorni formativi tra nuove tecnologie, innovazione e uno sguardo verso il futuro. La redazione di Sportitalia era presente con Chiara Icardi che ha intervistato in esclusiva Alessandro Marcelli, direttore generale di NewGioco.
Partiamo dal bilancio del 2022 per poi proiettarci verso il 2023. Ci sono dei progetti, ma prima parliamo un attimo dell’anno che si è appena concluso.
“Il 2022, come per molti altri operatori, è andato molto bene nella componente online, grazie purtroppo alla pandemia che ha caratterizzato tutti. Un anno record per noi, abbiamo fatto un +25% sui prodotti nell’online, quindi siamo molto felici. Anche sul retail abbiamo acceso nuove agenzie sul territorio, arrivando attualmente a 105. Quindi del 2022 siamo molto soddisfatti e il 2023 inizia un po’ sulla sua velocità d’onda. Dunque siamo fiduciosi di un buon risultato anche per quest’anno”.
Hai parlato dei concetti di 'retail' e 'online'. Questa convergenza dove porterà nel futuro? Quale sarà lo shop?
“Lo shop del futuro è un punto d’ingresso della componente online. Abbiamo notato che subito dopo la pandemia c’è stato un calo di presenza all’interno dei punti vendita, anche se il retail si mantiene sui numeri che faceva prima. Molto dell’online è stato spinto dall’accesso fisico. Agli italiani piace toccare con mano quello che giocano, da buoni tradizionalisti. Il retail sarà determinante per fungere da traino dell’online nei prossimi anni”.
Per essere così competitivi nel mercato, so che ci sono dei progetti che si spingono oltre oceano. Possiamo riassumere così?
“Sì, dal 2019 abbiamo iniziato la nostra avventura in America. Come sappiamo è iniziato ad aprirsi lì soprattutto con gli Stati del nord. Abbiamo iniziato con Washington DC e New Jersey, in cui siamo presenti. E stiamo per intraprendere l’inizio dell’avventura in Ohio, in cui abbiamo già preso licenza e certificazioni. Stiamo iniziando a lavorare in quella zona con il retail”.
Qual è il segreto per fidelizzare un cliente?
“Il cliente oggi vuole un prodotto ‘customizzato’ a sua immagine e somiglianza. Quindi noi cerchiamo in tutti i modi di farlo sentire importante, riconosciuto. Abbiamo una serie di tool per sviluppare l’identificazione. Quindi l’esperienza del cliente è confortevole anche solo nel momento in cui ci contatta. Gli facciamo vedere che lo conosciamo e sappiamo quali sono le sue preferenze anche quando accede al sito, che è in modalità personalizzata. Puntiamo sul servizio personalizzato al cliente”.
Sei tifoso di calcio?
“Sì, molto. Tifo per la Roma".
L’obiettivo del quarto posto, anche alla luce della situazione della Juve, è concreto?
“Quello che è accaduto alla Juve un po’ ha favorito le concorrenti. Per la Roma faccio una parentesi simpatica: abbiamo dato un kebab a Zaniolo, se lo mangerà con Icardi (ride, ndr). C’è un organico forte, ci fidiamo molto di Mourinho, anche se una parte di tifoseria inizia a criticarlo per il gioco espresso. È una squadra pragmatica, che il risultato lo porta a casa. Il quarto posto è alla portata, ce la dovremmo fare. Ci spero”.