Intervenuto a Sportitaliamercato, in diretta su Sportitalia, il giornalista Xavier Jacobelli ha parlato della vittoria della Juventus sul Friburgo in Europa League e ha espresso il suo parere sulla mancanza di centravanti italiani da convocare in Nazionale:
Sulla Juventus: "Importante la vittoria ma la squadra non mi è piaciuta. Se vuoi andare in Champions tramite l'Europa League devi migliorare il gioco. Il primo tempo è stato noioso, dalla Juve mi aspettavo di più. In più c'è il problema Vlahovic, che sembra bloccato mentalmente. La scena dell'abbraccio a fine partita è una prova concreta. La sfida di stasera mi è sembrata la fotocopia della sfida con il Nantes, solo che è finita 1-0 invece che 1-1. L'importante è che ci sia Di Maria, se avesse tenuto questo ritmo in campionato staremmo parlando di altro".
Sul problema degli attaccanti in Nazionale: "A livello di centravanti italiani non ci sono giocatori in grado di fare i titolari, ci sono solo stranieri. L'Under 21 si è qualificata alla fase finale dell'Europeo e Nicolato è andato a pescare giocatori che non erano nemmeno titolari. Se Gnonto va al Leeds ed era già in Nazionale senza essere conosciuto, se Zaniolo va in Turchia perchè trova maggiore continuità, è perchè i club pensano più ai loro interessi che a far crescere i giovani talenti. Una Nazionale forte fa bene al movimento calcistico. Il problema è che gli allenatori delle grandi squadre non fanno giocare i giovani se non in casi particolari, basta vedere Allegri con i vari Fagioli e Miretti, che non avrebbero mai visto la prima squadra senza l'infortunio di Pogba. Adesso iniziano le eliminatorie per l'Europeo 2024, vedremo cosa succederà".
Sul Milan: "Il traguardo raggiunto a Londra premia il percorso scelto dal Milan in questi anni. Cardinale e Scaroni hanno riconfermato la volontà di costruire il nuovo stadio, vedendo anche il modello del Tottenham Hotspur Stadium. Se si qualificassero tutte le italiane, ci sarebbe anche un rischio di derby. Il Milan ha giocato una grande gara anche senza Leao, il peggiore in campo ieri sera. Da diverso tempo va a corrente alternata. Dopo il crollo verticale di gennaio, Pioli è stato bravo a responsabilizzare sè stesso e la squadra. L'introito che arriva dalla qualificazione corona il percorso che il Milan ha cominciato 4 anni fa".