Tennis, brutto colpo per i tifosi che in questi anni avevano potuto vedere all’opera alcuni dei migliori giocatori nella loro città
Dopo gli Australian Open, i prossimi tornei più attesi sono quelli di Indian Wells e Miami per il cosiddetto Sunshine Double americano che si disputa tra California e Florida, mentre in queste settimane sono andati in scena tanti eventi “minori” tra 250 e 500 che hanno regalato qualche sorpresa.
A Buenos Aires, ad esempio, ha vinto l’argentino Diaz Acosta, che ha battuto in finale il cileno Jarry due set a zero. Vittoria nella capitale argentina anche per il duo tutto azzurro composta da Vavassori e Bolelli che si stanno confermando come una delle migliori coppie del circuito dopo la finale a Melbourne.
La settimana prima era stato invece il turno di un altro italiano, Luciano Darderi, che ha vinto l’Atp 250 di Cordoba dopo aver battuto giocatori come Ofner, Hanfmann e Baez. In finale ha invece superato Facundo Bagnis (6-1 6-4) regalandosi il suo primo successo nel circuito maggiore. Un momento speciale per l’italo-argentino, vissuto però in un evento che non è riuscito a rispettare le aspettative della vigilia.
Tennis, l’Atp di Cordoba verso il declassamento: la situazione
Una situazione difficile per gli organizzatori del torneo che non riuscendo ad attirare nomi di prima fascia si sono ritrovati con i campi semi-vuoti sugli spalti. Questa sarebbe la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con i vertici Atp che si sarebbero ritrovati costretti ad escludere l’evento dal calendario della prossima stagione dopo che, come riportato da ‘Claytennis’, la Octagon, società proprietaria dei diritti del torneo fino a quest’anno, avrebbe deciso di trasferire la manifestazione a Maiorca a giugno, nelle settimane di preparazione a Wimbledon.
Per Cordoba si va quindi verso il declassamento a Challenger, con una situazione che assume contorni ancora più difficili se si considerano anche gli altri tornei sudamericani. Nei mesi scorsi era arrivato anche il rifiuto da parte dell’Atp di promuovere il torneo di Buenos Aires da 250 a 500, mentre anche altri eventi fanno fatica ad attirare giocatori di prima fascia. Il problema, ha detto il direttore dell’Open di Argentina Martin Jaite in un’intervista a Claytennis, sarebbe che “l’Atp ha le sue pressioni, soprattutto da parte dei giocatori che vogliono premi migliori“.
Dunque, davvero un durissimo colpo per lo swing dell’America Latina, che per forza di cose necessiterà della presenza dei top player l’anno prossimo se vuole mantenere in calendario i propri impegni. Cordoba è soltanto il primo torneo escluso dal tour e nei prossimi anni potrebbe succedere anche ad altri, con la migliore delle ipotesi che a questo punto sarebbe un declassamento come probabilmente accadrà per l’ormai ex evento 250 argentino.
